“Un ponte di dialogo” per riportare a casa Alberto Trentini
I genitori di Alberto Trentini e l’avvocato della famiglia, Alessandra Ballerini, hanno inviato una nota con la quale auspicano un ponte di dialogo che possa riportare il cooperante a casa.
Nel pieno rispetto della sovranità territoriale del governo bolivariano e senza voler interferire nella diplomazia delle relazioni tra Italia e Venezuela, invochiamo l’attenzione di tutte le Istituzioni dei due Paesi circa la drammatica situazione di Alberto Trentini e chiediamo la sua liberazione affinché possa tornare a casa e all’affetto dei suoi familiari e amici.
Alberto Trentini è un cooperante e proprio questa sua missione umanitaria in Venezuela deve costituire “un ponte di dialogo” che consenta di raggiungere il risultato del suo pronto rientro in Italia. Lo chiediamo con forza e speranza. La tradizione di familiarità tra Italiani, una delle più importanti comunità nel paese sudamericano, e Venezuelani impone questo segnale di pacificazione.
Firma la petizione per riportare a casa Alberto Trentini
È partita sulla piattaforma Change.org la campagna per il rilascio di Alberto Trentini, il cooperante che lavora in Venezuela per una Ong occupata nell’ambito dell’assistenza umanitaria.
Come si sa dal 15 novembre la famiglia non ha più notizie di lui. Alberto si trova detenuto in un carcere di Caracas in regime di isolamento ma a suo carico non è stata formulata alcuna accusa e le sue condizioni di salute non sono note.
In poche ore sono quasi raggiunte le 35.000 firme.
Questo il link per aderire alla campagna
Caso di Alberto Trentini, riunione a Palazzo Chigi
Questa mattina si è svolta a Palazzo Chigi una riunione dedicata alla situazione del connazionale Alberto Trentini, operatore umanitario detenuto in Venezuela, insieme ad altri sette cittadini italo-venezuelani recentemente arrestati. All’incontro hanno preso parte il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, i vertici dell’Intelligence e il Capo della Polizia, Vittorio Pisani.
Il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata italiana a Caracas stanno seguendo il caso di Alberto Trentini con la massima attenzione fin dall’inizio, attivando tutti i canali possibili per garantire una soluzione positiva e tempestiva.
Il Governo ribadisce la necessità di mantenere la massima discrezione da parte della stampa al fine di favorire il buon esito della vicenda.
Nel corso della riunione, il Ministro Tajani ha avuto una conversazione telefonica con la madre di Alberto Trentini per esprimere vicinanza e rassicurarla sull’impegno delle istituzioni.
Fonte: Governo Italiano
Alberto Trentini: si muove l’Alto commissariato Onu per i diritti umani
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