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Ottanta anni di storia, ottanta anni di ANSA

Ansa il . Brevi, Diritti, Economia, Informazione, Politica, Rassegne, Società

Inaugurata al Maxxi la mostra con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ottanta anni di vita, di cronaca, di storia: i fatti che hanno plasmato il mondo e l’Italia dal secondo Dopoguerra ad oggi in una rassegna, ragionata e raggruppata per grandi temi, di foto che sono e restano nella memoria di tutti noi: dai sette Papi alla cronaca politica, dall’arte allo spettacolo, dai trionfi dello sport ai conflitti che ancora attraversano il mondo.

Testimonianza di un lavoro, quello della più importante agenzia di stampa italiana e dei suoi partner internazionali, iniziato tra gli ultimi bagliori di una guerra che abbiamo sperato fosse l’ultima e continuato lungo otto decenni di molta pace e qualche conflitto, di impetuosa crescita e di nuove, anche inaspettate, crisi compresa quella sanitaria provocata dalla diffusione del virus Sars-Cov 2.

Se una notizia o una circostanza possono a volte essere dimenticate, una immagine si fissa per sempre nei nostri ricordi e ci accompagna anche attraverso i cambiamenti e le svolte della storia.

“Se è una notizia, è un’ANSA” recita il claim dell’agenzia. Scorrendo queste immagini potremmo completarlo scrivendo che “Se è una notizia è anche una foto ANSA”: per la precisione, 13 milioni di foto in archivio e circa 2500 foto trasmesse ogni giorno. Che si tratti del volto sorridente di una donna mentre i giornali annunciano la nascita della Repubblica italiana o della straordinaria coincidenza di un fulmine che colpisce la basilica di San Pietro nel giorno delle dimissioni di Benedetto XVI, degli ultimi istanti di vita di un dittatore sanguinario o di un trionfo sportivo a lungo atteso o ancora di una catastrofe naturale o di una in cui la mano dell’uomo ha avuto un ruolo decisivo.

Sfilano così le immagini dell’attentato a Karol Wojtyla, dei colpi di piccone al muro di Berlino nella notte del 9 novembre 1989, della storica partita a carte, protagonisti Enzo Bearzot e il presidente Sandro Pertini, con la coppa del mondo sul tavolino al ritorno dalla Spagna nel 1982 e del corpo di Aldo Moro nel bagagliaio della famigerata Renault 4 rossa ritrovata in via Caetani a Roma. Fino ai volti e ai personaggi che ci hanno accompagnato da schermi grandi o piccoli o a quelli di chi ha raccontato questi 80 anni insieme a noi, dai giornali di carta o dai siti web, dalle tv o dai social e che sono parte integrante di questa storia.   In occasione dell’ottantesimo anniversario l’ANSA concluderà la digitalizzazione del suo patrimonio  fotografico con un progetto, realizzato in collaborazione con Intesa San Paolo, che metterà l’archivio storico a disposizione della collettività.

La mostra “80 anni di storia, 80 anni di ANSA” è stata inaugurata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Maxxi di Roma. L’esposizione sarà aperta al pubblico gratuitamente fino al 9 febbraio.


Mattarella alla mostra dell’ANSA, foto di grande impatto

Il presidente all’evento per gli 80 anni dell’Agenzia al Maxxi.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato al Maxxi la mostra fotografica realizzata dall’ANSA in occasione degli 80 anni dell’agenzia.

Un’esposizione che racconta, attraverso una serie di scatti di grande impatto visivo, la vita della Repubblica e i grandi eventi che hanno scosso il mondo dalla fine della seconda guerra mondiale. Immagini dal grande impatto valore simbolico, ha commentato al termine della visita.

L’attenzione di Mattarella al mondo dell’informazione è stata costante sin dall’inizio del suo primo settennato. Ma la sensibilità verso l’editoria nasce da lontano: era infatti il 1992 quando il segretario della Dc Mino Martinazzoli gli affidò la direzione de ‘Il Popolo’, il quotidiano voluto da Luigi Sturzo che cominciò le sue pubblicazioni nel 1932. Il presidente ama da sempre leggere le notizie di agenzia personalmente e negli ultimi tempi la sua preoccupazione per il proliferare di fake news – e di notizie ad hoc create da agenti esterni e in grado di influenzare l’opinione pubblica di interi Paesi – è cresciuta, come si rileva dal susseguirsi di appelli all’attenzione. ‘

Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica’, disse solo un mese fa ricordando che ‘garanzia di democrazia è il pluralismo dell’informazione. A questo valore le istituzioni della Repubblica devono rivolgere la massima attenzione e sostegno’, aveva detto. Sempre l’anno scorso, fu ancora più chiaro dicendo che anche l’Italia è colpita da ‘una tempesta inaccettabile di fake news ostili’.

Non stupisce quindi che anche oggi, visitando la mostra fotografica della prima agenzia italiana, il capo dello Stato abbia voluto sottolineare la necessità di una cura maniacale per la notizia, delle sue fonti e della sua completezza. Per questo motivo, soffermandosi su alcune delle foto storiche dell’ANSA, ha voluto fare i propri complimenti ai giornalisti dell’agenzia per il loro lavoro che, ha detto, ‘è fondamentale per la democrazia’. ‘Se è una notizia, è un’ANSA’, recita il claim dell’agenzia ricordato dal presidente Giulio Anselmi in un breve saluto che ha introdotto la mostra che sarà visitabile al Maxxi fino al 9 febbraio.

Al di là del flusso ininterrotto di notizie sono certamente le migliaia di immagini fermate dai fotografi dell’ANSA a restituire il cuore pulsante dell’Italia dal dopoguerra all’era digitale, i volti dei suoi leader, i cantanti acclamati dalle folle e gli attori che hanno sedimentato la memoria collettiva di più generazioni. Su molti di questi scatti si è concentrato Mattarella, accompagnato dal direttore Luigi Contu e dalla presidente della Fondazione Maxxi Maria Emanuela Bruni.

L’evento è servito anche a ripercorrere la storia dell’agenzia attraverso le parole del presidente Anselmi e dell’amministratore delegato Stefano De Alessandri. In particolare Anselmi, che dell’ANSA è stato anche direttore dal 1997 al 1999, ha ricordato ‘il ruolo di garanzia che l’ANSA ha sempre avuto e che vuole continuare ad esercitare visto anche che, purtroppo, molti confondono l’informazione con la propaganda’. De Alessandri ha invece illustrato, alla presenza dei soci e dei consiglieri di amministrazione dell’ANSA, il grande lavoro di digitalizzazione dell’archivio storico nella parte analogica che va dal 1945 al 1990.

Un lavoro importante, che punta a salvaguardare immagini che sono un patrimonio dell’Italia, reso possibile dalla collaborazione con Intesa Sanpaolo. ‘Siamo una banca, ma anche un grande operatore del sociale. Crediamo nel valore della storia e per questo abbiamo accolto con entusiasmo la possibilità di aiutare l’ANSA, che ringrazio per essere un faro della documentazione della verità, un baluardo contro le fake news, un riferimento sicuro per il nostro Paese’, ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Cda di Intesa Sanpaolo.


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