Mafie, social media e nuove identità criminali, Roma 14 gennaio 2025
L’era dell’omertà e del cliché del mafioso “coppola e pizzino” è finita da un po’ o forse non è mai esistita.
Il rapporto Le mafie nell’era digitale curato da Marcello Ravveduto, docente di Digital Public History all’Università di Salerno, e pubblicato nel 2023 con il sostegno della Fondazione Magna Grecia, ci racconta questo e molto di più: le mafie hanno abbandonato il classico stereotipo del silenzio per abbracciare il linguaggio della rete e dei Social Network.
Da Facebook a Instagram, passando per TikTok, giovani rampolli di famiglie mafiose si trasformano in veri e propri influencer, celebrando il lusso, la ricchezza e il potere con video e post virali. Sfrecciano in auto sportive, mostrano mazzette di banconote e raccontano le gesta del proprio clan tra hashtag, musica trap e contenuti girati persino in carcere. Segno di come le mafie ancora una volta sappiano cavalcare le trasformazioni sociali, adattarsi e sfruttare la modernità, innovare il proprio modo di comunicare.
Di questo nuovo immaginario digitale delle mafie, che reinterpreta e rilancia il consenso criminale, parleremo al terzo appuntamento della rassegna “Conversazioni. Coordinate sgrammaticate di democrazia”. L’incontro, intitolato “Mafie, social media e nuove identità criminali“, sarà un’occasione per discutere insieme al Prof. Ravveduto l’evoluzione delle strategie comunicative delle mafie, il ruolo dei social network nella narrazione criminale e le sfide che questi fenomeni pongono all’antimafia sociale.
Conversazioni #3 – Mafie, social media e nuove identità criminali
Promosso da ÀP – Antimafia Pop Academy in collaborazione con l’IIS Enzo Ferrari, l’evento è realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Dipartimento Scuola, Lavoro e Formazione Professionale nell’ambito del progetto “Scuole Aperte il pomeriggio a.s. 2023-2024” e di Fondazione Haiku Lugano.
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