Sole 24 Ore, codice sull’Intelligenza artificiale. I giornalisti solo consultati
Il gruppo 24 Ore adotta un codice di autodisciplina per l’applicazione etica dell’intelligenza artificiale. Si articola in sei principi fondamentali: conformità normativa; provenienza e affidabilità dei dati; centralità del ruolo umano e professionale; inclusività e diversità; responsabilità e accountability; educazione digitale e trasparenza comunicativa.
L’Azienda ha sottoposto il documento al Comitato di redazione, che ha dato alcuni suggerimenti, in parte accolti. Ma si presenta come policy (linee guida) aziendale, unilaterale. In alcuni grandi media internazionali, come The Guardian, l’iniziativa è partita invece dalla Direzione giornalistica ed è stato costituito un gruppo di lavoro con giornalisti ed esperti digitali. In Italia sulla materia le redazioni hanno al momento poca voce in materia, anche se le applicazioni dell’AI sono sempre più diffuse.
Il codice del Sole 24 Ore, preannunciato al festival dell’Economia di Trento, “stabilisce i principi etici e le buone pratiche per l’utilizzo responsabile dell’AI nelle attività editoriali e professionali del gruppo” che “sta inoltre sperimentando diverse applicazioni di AI generativa per migliorare i processi, i prodotti e i servizi offerti ai suoi clienti”.
Sottolinea l’Amministratore delegato del gruppo, Mirja Cartia d’Asero: “Queste iniziative dimostrano l’impegno del gruppo nel promuovere una comprensione più ampia dell’AI e delle sue implicazioni etiche e sociali, nonché nel valorizzare il ruolo e il talento dei giornalisti ed esperti del gruppo, che svolgono una funzione essenziale e insostituibile di selezione, verifica, interpretazione e contestualizzazione delle informazioni”.
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