Sicurezza pubblica: un gennaio da incubo
Alla fine del 2022 la Direzione Centrale Anticrimine (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) ha presentato un bilancio, sia pure provvisorio, sull’andamento della delittuosità in Italia registrando un aumento del 19,7% dei furti in generale rispetto al 2021, delle rapine del 18,2%, delle violenze sessuali del 18,2%, delle truffe agli anziani del 15% ed un aumento del 14,3% dei minori denunciati e arrestati per reati vari.
Una situazione generale allarmante sulla quale, comunque, in occasione della recente inaugurazione dell’anno giudiziario l’attenzione dei magistrati si è concentrata sul numero basso di omicidi volontari consumati nel 2022 (312 di cui 112 in ambito familiare affettivo), tanto da far ritenere il nostro paese come “sicuro”.
Ora, il dato è sicuramente significativo soprattutto se raffrontato con quelli di una ventina di anni fa quando gli omicidi erano di mille e oltre ogni anno e, tuttavia, vanno analizzati anche i dati riguardanti gli altri delitti denunciati dai cittadini per avere un quadro importante sulla sicurezza pubblica.
Il dato, da confermare e in fase di consolidamento, sui delitti denunciati nel 2022 si attesterebbe intorno ai 2,5 milioni con il valore più basso registrato negli ultimi anni nel 2017 con 2.232.000 delitti (di cui ben 1,2 milioni di furti in generale).
Naturalmente, come ripetiamo da tempo, un calo di delitti significativo si potrebbe conseguire con un aumentato controllo del territorio in ambito urbano ed extraurbano da realizzare con più poliziotti e carabinieri. A ben poco servono sistemi di sicurezza da installare nelle abitazioni, telecamere di videosorveglianza che vengono sistematicamente ignorate dai malviventi.
Il mese di gennaio non è iniziato meglio sul piano della sicurezza e i tanti fatti di cronaca locale evidenziano in modo netto una ripresa dell’attività criminale un po’ ovunque. Mi limito, pertanto, ad elencarne alcuni tra quelli che abbiamo estrapolato esaminando quotidianamente la rassegna stampa locale sul sito della Polizia di Stato.
Delinquenti che non hanno avuto alcuna remora a rapinare il parroco di una chiesa a Torre del Greco che si accingeva, di prima mattina, a celebrare la messa.
Si è perso il conto degli accoltellamenti e le sparatorie in strada, molti anche quelli tra giovani e giovanissimi. È accaduto a Chiaia, Ponticelli e Vomero (Napoli) dove due ragazzi in sella ad una moto hanno esploso alcuni colpi di pistola mentre tre minori venivano accoltellati in strada. Il coltello è ancora l’arma privilegiata per una rapina in danno di un dipendente di un bar a Frosinone; a Bari con uno straniero accoltellato al braccio e al fianco (l’aggressore arrestato poco dopo dagli agenti di polizia); a Mantova con un marocchino ferito gravemente con una coltellata nell’ascella.
Insicurezza nelle case un tempo luoghi quasi sacri e inviolabili; è successo a Fermo con un novantunenne aggredito e rapinato nell’abitazione; a Empoli con una coppia di anziani rapinati in casa con la nipote di sette anni; a Bologna con una famiglia aggredita in casa da tre malviventi armati; a Lodi con una coppia legata e derubata in casa; a Udine con un imprenditore rapinato nella sua villa e ferito con un colpo di pistola al collo.
La cronaca annota anche diversi omicidi e tentati omicidi. A Napoli con due malviventi che a bordo di una moto hanno sparato e ferito un 33nne mentre un altro commando uccideva il “reggente” del clan Mazzarella; stessa sorte, sempre a Napoli per un boss degli scissionisti assassinato in una pizzeria; per finire con un imprenditore gambizzato nel centro di Vibo Valentia e un giovane di 18 anni ucciso ad Alatri nel contesto, sembra, di uno scontro tra bande.
Non mancano episodi di intimidazione come è accaduto a Petrosino (Trapani) con dodici bottiglie incendiarie collocate agli ingressi di altrettanti negozi.
Mentre il ministro dell’interno Piantedosi va in alcune città per “fare il punto sulla sicurezza” (senza accennare minimamente al tema fondamentale che è quello di fare arruolamenti straordinari nella Polizia di Stato), a Reggio Emilia i ladri entrano negli appartamenti in pieno giorno; a Perugia raffiche di furti nei weekend; a Lettomanoppello e a Cerratina (Pescara) due bande di incappucciati fanno razzie in diverse case.
Una situazione che meriterebbe la doverosa attenzione a livello di Governo.
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