Cosa può fare la Cultura contro la corruzione?
Secondo appuntamento di Etica Festival: Cosa può fare la Cultura contro la corruzione?
Abbiamo il grandissimo piacere di avere con noi, giovedì 18 ottobre alle 20:30 a Rezzato, nella splendida Villa Fenaroli, il prof. Vittorio V. Alberti, autore del saggio “Pane Sporco” edito con la prefazione del Procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e la postfazione di don Luigi Ciotti.
“Noi italiani, oggi, siamo culturalmente degradati, cioè corrotti. Il linguaggio, la condotta, il pensiero, il gusto, ciò che si coagula nel termine ‘civiltà’ oggi in Italia è deteriorato, rovinato come un pane bianco caduto a terra.”
Vittorio V. Alberti analizza alle origini il fenomeno della corruzione ritenendo che la radice va ricercata proprio in una cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo.
“La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro, la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa.”
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