Mafie al nord
Le mafie al Nord non sono più una minaccia, ma una realtà. Le indagini e le operazioni contro le organizzazioni criminali hanno sempre più spesso epicentro nelle regioni settentrionali. I boss hanno drogato l’economia legale del nord Italia, iniettando centinai di milioni di euro frutto dei traffici illeciti. Una presenza silenziosa ma in crescita costante che ha portato la Direzione nazionale antimafia a parlare di colonizzazione. Un termine utilizzato per la Lombardia, ma facilmente adattabile al Piemonte, al Veneto all’Emilia Romagna. Tutte realtà dove le mafie hanno piantato radici solide e robuste. Per fare il punto sulla presenza delle mafie al nord a Torino l’associazione antimafia Libera ha organizzato tre giorni di dibattiti e approfondimenti.
Giornalisti, magistrati, uomini delle istituzioni e del mondo dell’economia si interrogheranno sugli anticorpi da sviluppare per difendersi dal cancro delle organizzazioni criminali nel nord del Paese. Uno stimolo anche al mondo politico nazionale affinché intervenga con decisione per potenziare gli strumenti legislativi per il contrasto dello strapotere dei boss. Il primo appuntamento oggi, presso la sede del Gruppo Abele a Torino, nel corso del quale sarà firmato un protocollo di intesa tra Libera e Unioncamere Piemonte. «La prima esperienza a livello regionale – scrive l’associazione in una nota stampa – della collaborazione nazionale tra Unioncamere e Libera per supportare le Camere di commercio già impegnate o che hanno in animo di operare sul tema della legalità e contro la criminalità economica».
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