139 articoli di sana e robusta Costituzione
Dall’Eutelia, al Comitato di Casale Monferrato, dall’Ispra, agli ex degenti degli ospedali psichiatrici, da Rosarno gli immigrati lavoratori stagionali, alle terre ancora infestate dalla camorra. Questi e molti altri argomenti e protagonisti cancellati dall’agenda dei media televisivi nazionali ad Acquasparta nella tre giorni organizzata da Articolo 21 per ragionare, confrontarsi e proporre azioni concrete in difesa della Carta costituzionale e nell’interesse di tutti, soprattutto di quei temi oscurati dal sistema radiotelevisivo nazionale, pubblico e privato. L’inzio di 365 giorni di iniziative per la legalità, solidarietà e libertà. Ne parliamo con il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti.
Tre giorni in ritiro ad Acquasparta, una sorta di stati generali in difesa della Costituzione?
Obiettivo della tre giorni di Acquasparta, in provincia di Terni, è la costruzione di un percorso per impedire lo stravolgimento dei valori fondamentali della Costituzione. Quello che vorremmo proporre da tempo è: costruiamo una rete, ciascuna con il suo linguaggio, ciascuna con le sue iniziative, che ponga al centro l’obiettivo di contrastare il progetto di repubblica presidenziale, accompagnata dalla volontà di comprimere i poteri di controllo, per consegnare , in sostanza, il Paese nelle mani di oligarchie. Questa tre giorni di Acquasparta nasce per ricordare che lo stravolgimento della Costituzione riguarda tutti, perché riguarda principi fondamentali come l’uguaglianza, i diritti, il contrasto delle criminalità. Mettere in rete straordinarie iniziative, ciascuna con la propria storia e i propri obiettivi, e costruire una sorta di viaggio che illumini i valori e le azioni. E che in particolare porti avanti i valori della solidarietà, della legalità e libertà.
Attraverso quali strumenti si snoderà questo percorso condiviso?
Molti i progetti e gli strumenti da costruire insieme, si stanno facendo strada, in queste ore. Articolo 21 e le associazioni che hanno lavorato per arrivare a questa tre giorni ne propongono alcune in particolare. A partire dalla campagna “Ti illumino di più”, con la quale chiederemo al mondo del giornalismo, del cinema, della fiction e della cultura in generale, di tornare ad accendere i riflettori su temi che sono stati cancellati, sino ad oggi. Noi non riteniamo normale che vengano dedicati decine di editoriali per riabilitare, ad esempio, la figura di Craxi e i precari, gli operai e gli studenti debbano salire sui tetti per trovare pochi secondi di attenzione dei media, anche del servizio pubblico, o che per parlare di legalità si debba attendere la positiva conclusione del processo Spartacus, o debbano morire altri operai sul lavoro per parlare della questione della sicurezza sui cantieri. Inoltre alla tre giorni di Acquasparta si sta valutando il progetto di un Osservatorio sulle notizie nascoste. Anche qui non vogliamo sostituirci a nessuna struttura già esistente, ma al contrario offrire a chi già lavora su questo argomento, uno strumento di analisi ulteriore. Sarà un monitoraggio costante delle notizie che non vengono date, soprattutto sui Tg del Servizio pubblico. L’osservatorio poi produrrà un libro bianco, semestrale, in cui racconterà e porrà all’attenzione dei cittadini quello che non è stato raccontato. Inoltre partirà dall’Umbria una Campagna di sensibilizzazione proprio all’interno delle redazioni dei giornali, promuovendo anche incontri, dibattiti, premi e concorsi, che pongano al centro i temi cancellati dai Tg e dai mass media in generale, fornire inoltre il sostegno a tutti quei colleghi che si oppongono alla banalizzazione dei contenuti di alcune notizie e dare loro spazio e attenzione nazionale. La campagna attraverserà due importanti momenti: il 21 marzo giornata dell’impegno e della memoria organizzata da Libera a Milano e a maggio il percorso della Tavola della Pace, due realtà queste con le quali lavoriamo in sinergia e che con le quali vogliamo tornare a porre il problema della criminalità organizzata e quello del ruolo dei media nei conflitti internazionali.
Proprio al contesto internazionale e in particolare alla situazione dell’Iran, ad Acquasparta, è dedicata un’intera serata di riflessione e dibattiti, in coincidenza di quello che sarebbe stato il compleanno di Neda, la ragazza iraniana morta negli ultimi scontri nel Paese…
Si esatto. Un primo passo della nostra campagna di sensibilizzazione “ti illumino di più” sarà proprio sabato 23 gennaio dedicata all’Iran, promossa d’ intesa con Rafat, con scrittori, cineasti iraniani. Dopo la rivolta in cui Neda venne uccisa il governo iraniano sta tentando di bloccare la rete internet e le comunicazioni con l’esterno, rallentando la rete, creando quindi difficoltà nel far fuoriuscire immagini e video. Cosi da Acquasparta lanciamo questa sera, una proposta: ciascuno dei nostri siti, tv, o portali, italiano adotti un portale iraniano, cosi da consentire ancora il passaggio di informazioni che in questi mesi ci ha permesso di sapere cosa stesse accadendo in Iran. Il 23 sarebbe stato il compleanno di Neda ed è a lei che in tutto il mondo quel giorno si dedicano momenti concreti di riflessione su quello che sta accadendo in quello Stato. A lei è dedicata la nostra serata che nasce con l’intento di promuovere azioni concrete anche volte a far capire ai mezzi di comunicazioni che non possiamo raccontare tutto allo stesso modo. In Iran, come ci ricorda spesso il giornalista Rafat, esistono opposizioni laiche ed è a queste che va dato il sostegno internazionale per aiutare la popolazione iraniana e questi giovani che chiedono libertà e democrazia per il loro paese, purtroppo pagando con la vita.
Ad Acquasparta dunque le voci degli oscurati?
Si proprio oggi abbiamo ospitato le prime segnalazioni dei rischi di oscuramento. Dall’Eutelia, al comitato di Casale Monferrato, da Ispra con la agli ex degenti degli ospedali psichiatrici, da Rosarno la lettera degli immigrati lavoratori stagionali, dalle terre ancora infestate da camorra le lettere partite da Castelvolturno e da Libera, da associazioni o giornalisti che operano in queste realtà. Articolo 21 intende offrire sede a tutte queste istanze, un luogo dove tutti possano mettersi in rete, costruire un percorso comune, messe in relazione le esperienze, perché un’ eventuale destrutturazione della Costituzione, colpisce tutti: e direttamente il tessuto democratico di questo Paese.
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