‘Ndrangheta: si e’ costituito Giuseppe Pasquale Barbaro
“Sono Giuseppe Pasquale Barbaro, intendo costituirmi”. Ha scelto la Calabria per consegnarsi alle forze dell’ordine il 35enne
pregiudicato appartenente a una delle più potenti famiglie della
‘ndrangheta trapiantata in Lombardia, residente a Buccinasco.
Barbaro era accusato di traffico di sostanze stupefacenti. Così, con
poche parole, ha posto fine a una latitanza che durava dalla fine del
2007.
Ieri mattina si è presentato alla caserma dei carabinieri di Locri, in
provincia di Reggio Calabria. L’ordinanza di custodia cautelare in
carcere era stata emessa dal gip del Tribunale di Milano il 2 novembre
2007.
OPERAZIONE “CARACAS EXPRESS”
Barbaro era tra le quarantotto persone sospettate di far parte di due
bande che gestivano il traffico di stupefacenti destinati alla piazza
lombarda. Droga che proveniva dalla Spagna e dall’Olanda, dopo aver
attraversato senza intoppi l’oceano.
L’operazione denominata “Caracas express”, dal nome della capitale del
Venezuela, Paese del Sud America da cui arriva parte della droga che
poi viene smerciata in tutta Europa dalle organizzazioni criminali,
aveva visto l’impiego di oltre 200 militari tra Lombardia, Piemonte,
Puglia e Calabria. Furono sequestrati anche 3 milioni di euro in beni
immobili, appartenenti ai boss e agli affiliati.
SEI ANNI DI INDAGINI
Un filone aperto sei anni fa, con l’arresto di 24 persone e il
sequestro di 30 chili di stupefacenti, che oggi si impreziosisce
dell’anello mancante. Per i carabinieri non sarà comunque facile
strappare altri nomi e dettagli al pregiudicato, animato dai rigidi
codici d’onore delle ‘ndrine.
Barbaro ha deciso di costituirsi a pochi giorni dall’udienza del
processo che ha visto la condanna a 6 anni di carcere di Pasquale
Papalia, 30 anni, figlio del superboss Antonio Papalia. Le due
famiglie, Barbaro e Papalia, legate da vincoli di parentela in Calabria
come a Buccinasco, formano una delle cosche più temute a livello
internazionale. Nella zona del sudovest milanese sono loro a comandare
nel settore del movimento terra nei cantieri.
Barbaro e Papalia erano inoltre i titolari dell’agenzia immobiliare che
venne incendiata nella notte del 26 luglio 2008 in piazza San Biagio,
nella zona Chiesetta di Buccinasco. Fiamme utili a cancellare eventuali
tracce pericolose (documenti, eccetera) dopo gli arresti
dell’operazione Cerberus, risalenti alle ore precenti. In
quell’occasione finì in manette proprio Salvatore Barbaro, ritenuto il
delfino della ‘ndrangheta in Lombardia.
Tratto da: giornalelibero.com
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