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Premio Morrione 2020

PRM-9---banner-Partner-300X250-1Bando 9ª edizione

I progetti devono essere consegnati entro le ore 24 del 26 gennaio 2020.

Intenti

Il Premio è promosso dall’Associazione Amici di Roberto Morrione e finanzia la realizzazione di progetti di inchiesta su temi rilevanti per la vita politica, sociale, economica e/o culturale dell’Italia e/o dell’Europa quali l’ambiente, la legalità, i diritti umani e civili, lo sviluppo tecnologico e le attività economiche.

A chi è rivolto

Il Premio è aperto a tutti i maggiorenni nati dopo il 31.12.1989 senza alcuna distinzione di titolo di studio, percorso lavorativo o altro. Possono partecipare anche gruppi di persone nel numero massimo di 3 componenti per ciascun progetto. Il limite di età indicato è da considerarsi per ciascun partecipante. Durante il periodo di produzione non possono essere aggiunti altri componenti al gruppo. Nessuno può presentare candidature multiple: si può essere presenti in un solo gruppo e si può concorrere a una sola sezione.

Caratteristiche dei progetti

Le categorie in concorso sono due: video inchiesta e inchiesta sperimentale.

CATEGORIA VIDEOINCHIESTA

Il progetto dovrà contenere:

tema dell’inchiesta
obiettivo dell’inchiesta
fonti e testimoni disposti a collaborare
scaletta di fattibilità, piano di produzione (luoghi e tempi delle riprese e delle interviste da realizzare, progetti e/o storyboard)

Dovrà a tal proposito essere compilato l’apposito modulo.

Tra tutti i progetti di Videoinchiesta inviati la giuria sceglierà tre lavori che verranno realizzati con il contributo del Premio Roberto Morrione.

A ciascuno dei progetti scelti verrà assegnato un contributo in denaro di 4.000 euro (in due tranche) ed il supporto di un tutor giornalistico. I progetti d’inchiesta verranno realizzati con il coinvolgimento di un tutoraggio legale e tecnico e potranno avvalersi di una consulenza musicale fornita dall’Associazione Amici di Roberto Morrione.

Le video inchieste realizzate dovranno avere una durata massima di 20 minuti.

Pur tenendo conto delle sempre possibili variabili connaturate al lavoro giornalistico investigativo, gli autori dovranno, nella realizzazione delle inchieste, essere comunque coerenti con il progetto presentato.

Qualora nel corso dei quattro mesi di attività produttiva si manifestino contrasti o conflitti o altri gravi incidenti che pregiudichino la realizzazione del lavoro, su segnalazione dei tutor e a giudizio insindacabile della giuria, i finanziamenti potranno essere interrotti o revocati e il progetto potrebbe essere escluso dal concorso.

CATEGORIA INCHIESTA SPERIMENTALE

La ricerca di sempre nuove forme espositive di prodotti giornalistici coinvolge inevitabilmente anche le inchieste. Le potenzialità dei linguaggi e degli stilemi crossmediali, per loro natura in continuo mutamento, offrono sempre nuove opportunità ideative, capaci talvolta di prefigurare il futuro. La sezione sperimentale nasce per sostenere la realizzazione di intuizioni e proposte volte ad interpretare questa tendenza.

I candidati a questa categoria di concorso saranno dunque liberi di proporre progetti di inchiesta realizzabili con qualunque linguaggio, tecnologia e stile espositivo. A mero titolo esemplificativo: web-doc, forme diverse di storytelling, graphic novel, web serie, audio inchiesta, fotodocumentario, video-gaming, animazioni: tutto quanto di innovativo e sperimentale, adatto alla narrazione giornalistica, sia stato finora utilizzato o che, al contrario, stia soltanto per esserlo.

La più ampia libertà espressiva dovrà essere comunque accompagnata da una descrizione circostanziata e puntuale di:

tema e argomento
obiettivo euristico (scopo dell’inchiesta)
orientamento informativo (target)

Tale descrizione dovrà comprendere una elencazione puntuale dei materiali necessari alla realizzazione del progetto e una mappa concettuale atta ad esporne i rapporti interni e le funzioni espositive.

Tra tutti i progetti di inchiesta sperimentale inviati ne verranno scelti un massimo di 4. I loro proponenti saranno invitati a una giornata di audizione a Roma (le spese di viaggio sono a carico dell’organizzazione). Qui verrà data a ciascun partecipante la possibilità di esporre il proprio progetto alla giuria. Ogni candidatura (di singolo o gruppo) avrà a disposizione 9 minuti di audizione per poter esporre gli obiettivi, gli intenti e il lavoro che si intende svolgere.
Fra questa rosa di progetti la giuria sceglierà il progetto che verrà realizzato con il contributo del Premio Roberto Morrione.

A questo progetto verrà assegnato un contributo in denaro di 4.000 euro (in due tranche) ed il supporto di un tutor giornalistico. Il progetto d’inchiesta verrà realizzato con il coinvolgimento di un tutoraggio legale e tecnico e potrà avvalersi di una consulenza musicale fornite dall’Associazione.

Tenendo conto delle possibili variabili connaturate al lavoro giornalistico investigativo, l’inchiesta realizzata dovrà essere coerente con il progetto presentato.

Qualora nel corso dei quattro mesi di attività produttiva si manifestino contrasti o conflitti o altri gravi incidenti che pregiudichino la realizzazione del lavoro, su segnalazione dei tutor e a giudizio insindacabile della giuria, i finanziamenti potranno essere interrotti o revocati e il progetto potrebbe essere escluso dal concorso.

Tempi e modi di partecipazione

I progetti devono pervenire alla Segreteria del Premio entro il 26 gennaio 2020, unicamente mediante la compilazione online dell’apposito modulo da eseguire in ogni sua parte e includendo gli allegati previsti.

La giornata di audizione, per i progetti di Inchiesta sperimentale selezionati, verrà comunicata preventivamente e si svolgerà entro il 30 marzo 2020. In quella stessa giornata verranno resi noti i progetti scelti.

La fase di produzione durerà indicativamente quattro mesi. In fase di produzione verranno indicati i parametri tecnici di consegna delle Video inchieste e della Inchiesta sperimentale. Il mancato rispetto di detti parametri o la bassa qualità tecnica del lavoro realizzato potranno comportare l’esclusione dei prodotti dall’assegnazione del Premio finale.

Il Premio finale

Fra le tre Videoinchieste realizzate, a insindacabile giudizio della giuria, verrà assegnato un premio finale del valore di 2.000 euro. L’inchiesta vincitrice verrà programmata su Rainews24 (Tv). Se ammessa al Premio finale, l’Inchiesta sperimentale è già vincitrice di ulteriori 2.000 euro.

Gli autori delle inchieste prodotte si impegnano a sottoscrivere apposita liberatoria per la pubblicazione delle stesse, sia per quanto riguarda la programmazione televisiva che per la diffusione web e tramite i canali utilizzati dal Premio Roberto Morrione: proiezione durante le giornate di premiazione, partecipazione ad iniziative, festival, eventi pubblici e canali digitali. Gli autori si impegnano altresì a sottoscrivere apposita dichiarazione di manleva dalle responsabilità rispetto al lavoro giornalistico svolto.

  • I moduli da compilare per partecipare al bando sono i seguenti:

Form Online Domanda Bando – Videoinchiesta – Singolo
è da compilare per chi intende partecipare con una Videoinchiesta da solo

Form Online Domanda Bando – Videoinchiesta – Multiplo 
va compilato da coloro che intendono partecipare con una Videoinchiesta in gruppo

Form Online Domanda Bando – Inchiesta sperimentale – Singolo
è da compilare per chi intende partecipare con una Videoinchiesta da solo

Form Online Domanda Bando – Inchiesta sperimentale – Multiplo
va compilato da coloro che intendono partecipare con una Inchiesta sperimentale in gruppo

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

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logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

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Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

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