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Troppa violenza in giro

Piero Innocenti il . Criminalità, Dai territori, Diritti, Forze dell'Ordine, SIcurezza, Società

Non ho ricordi e in questo l’età avanzata non mi aiuta, di tanti episodi di violenza e di aggressioni con l’uso di coltelli nelle strade come sta avvenendo ormai da alcuni mesi a questa parte in molte città.

C’è chi parla di un incattivimento diffuso tra la gente attribuibile anche alla situazione di prolungata ansia che si vive per la perdurante emergenza sanitaria da Covid-19 particolarmente difficile nel 2020 e in parte del 2021 (decine di morti giornaliere anche nel 2022), quando sono state imposte molte ristrettezze alla mobilità dei cittadini.

Qualcuno fa anche riferimento alla brutta situazione internazionale dovuta alla guerra in atto tra Russia e Ucraina, alla sua possibile escalation con il pericolo del ricorso ad armi atomiche, ai pericoli di altri conflitti che si profilano con le tensioni tra Cina e Usa, agli attentati terroristici (per ultimo in Somalia con un centinaio di morti), al clima di insicurezza in generale che si diffonde dopo alcuni tragici eventi con la morte di moltissime persone (a Seul, per esempio, in India con il crollo di un ponte, gli accoltellamenti da parte di uno squilibrato in un supermercato in Italia).

Un contesto generale di cui si riesce ad avere notizie rapidissimamente e che contribuisce a questo clima di sfiducia, insicurezza, paura e anche rabbia diffuso tra la gente comune. Si avverte anche un gran bisogno di vedere che lo Stato è presente per dare risposte adeguate, senza incertezze.

Ma, alla fine, più delle sensazioni, contano  i fatti e anche ad ottobre appena concluso sono stati molti gli episodi di delinquenza e di violenza in generale. Ne riepiloghiamo alcuni evidenziando ancora l’uso spregiudicato dei coltelli in occasione anche di banalissime liti.

Così, a Ferrara, dove un uomo, in un diverbio, ha ferito con una coltellata il proprietario dell’appartamento preso in affitto; a Cagliari dove un quarantenne girava in pieno centro brandendo un coltello e un paio di forbici; a Perugia, dove un giovane è stato accoltellato dopo la serata passata in un locale pubblico; a Milano, in zona Navigli, con due ragazzi feriti a coltellate; a Firenze, dove in una lite uno straniero rimane ferito con una coltellata in faccia; a Rimini dove un afgano viene colpito con tre coltellate da un suo connazionale; ed ancora a Milano dove un somalo che brandisce minacciosamente un bastone e un coltello viene bloccato da un passante.

Ancora più grave gli episodi accaduti a Pinerolo dove un uomo, poi arrestato, ha ferito a coltellate due agenti di polizia; a Roma dove un giovane viene accoltellato a morte in strada; a Napoli dove un quindicenne ferisce gravemente a coltellate un coetaneo in una scuola, per “vendetta”; a Firenze dove al termine di una rissa un giovane di 24 anni marocchino viene ucciso con una coltellata alla gola. Risparmio al lettore gli altri 52 episodi accoltellamenti che ho annotato ad ottobre in altre città.

Un clima di violenza ancor più tragico a Gela (Caltanisetta), dove in due agguati distinti tre persone restano ferite da colpi di pistola; a Catanzaro, dove in un regolamento di contri per fatti collegati allo spaccio di droghe, tre uomini restano feriti da colpi di arma da fuoco; a Napoli dove un giovane pregiudicato ritenuto affiliato ad un clan camorristico viene assassinato nel parcheggio di un supermercato; a Vittoria (Ragusa) dove un albanese, con precedenti per spaccio, viene gambizzato con sette colpi di pistola.

Non si sta tranquilli nelle case dove continuano le “visite” di ladri e rapinatori come è accaduto a Loreto (Ancona) con una anziana rapinata in casa; a Subiaco (Roma) con una villa assaltata da una banda mentre i proprietari dormivano; a Varese dove il titolare di un ristorante che aveva sorpreso i ladri nel suo locale viene derubato e malmenato.

Il tema della sicurezza pubblica deve diventare la priorità per evitare la situazione di incontrollabilità verso la quale ci stiamo dirigendo.

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