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Droga e antidroga nelle quattordici Città metropolitane

Piero Innocenti il . Criminalità, Droga, Forze dell'Ordine, SIcurezza, Società

Alcuni giorni fa è stato presentato il rapporto della DCSA (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) sulle attività di contrasto al narcotraffico svolte dalle forze di polizia e dalle dogane nel 2021.

La presentazione è avvenuta a ridosso della ricorrenza, il 26 giugno, della Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di stupefacenti  e della memorabile visita del Presidente Mattarella a Villa Maraini, centro antidroga (la prima visita di un Presidente della Repubblica) fondata nel 1976 da Massimo Barra.

Torna, dunque, alla attenzione mediatica il fenomeno del traffico di droghe (“fenomeno turpe dell’umanità” come ha sottolineato il Capo dello Stato) dal quale la criminalità organizzata ricava ingentissimi guadagni e che non è oggetto di quella attenzione politica per un fenomeno criminale di tale portata che contribuisce, comunque, con i suoi proventi stimati ad alimentare anche la ricchezza nazionale (il Pil) del nostro paese e di altri dell’UE.

Proviamo, allora, con i dati statistici del 2021 ormai consolidati, a fare qualche considerazione su come è andata l’antidroga nazionale partendo dai 91.152 kg di stupefacenti complessivamente sequestrati (59.173kg nel 2020) di cui ben 20.075kg di cocaina (nel 2020 erano stati 13.595kg), 567kg di eroina (513kg nel 2020) e 67.712kg di cannabis (hashish e marijuana) contro 29.689kg del 2020.

È nelle 14 Città metropolitane, dove è concentrato circa un terzo della popolazione complessiva, che, nel decorso anno, si è registrato, rispetto al dato nazionale, il 37% degli stupefacenti sequestrati, il 47% delle operazioni antidroga e il 45% delle persone denunciate all’autorità giudiziaria per traffico/spaccio.

Le differenze, talvolta anche notevoli, dei dati tra una Città metropolitana e l’altra dipendono non solo da una maggiore o minore ampiezza del fenomeno in questione ma anche dalla consistenza della popolazione residente ossia dalla domanda di droghe, dalla presenza ben strutturata di reti di spaccio, dalla esistenza sul territorio di frontiere terrestri, marittime, aeree utilizzate come zone di arrivo, di passaggio o di stoccaggio degli stupefacenti.

In tutte le Città metropolitana, ad eccezione di Roma, Bari e Napoli, si sono registrati decrementi nelle operazioni antidroga rispetto al 2020, con percentuali che oscillano da oltre il 33% di Cagliari al 2,13% di Messina.

Roma (71,98), Milano (67,37) e Genova (51,84) sono le tre Città con il maggior numero di operazioni rapportate a centomila abitanti.

Sul totale di 13.673 persone denunciate all’autorità giudiziaria (il 4,19% rispetto al 2020), 3.785 sono stati gli stranieri, in particolare marocchini (che hanno il primato nazionale, da diversi anni), albanesi, gambiani (negli ultimi anni sempre più spacciatori), senegalesi e nigeriani. In alcune Città poi, si rileva un maggior numero d stranieri denunciati rispetto al totale come a Bologna (268 stranieri contro i 255 italiani), a Genova (330 stranieri conto 238 italiani), a Venezia (110 stranieri contro i 96 italiani). Poco “spazio di manovra” per gli stranieri a Reggio Calabria (la ndrangheta controlla tutto!) con appena 18 denunciati contro i 354 italiani.

Nella Capitale (Città metropolitana di oltre 4 milioni e duecentomila abitanti), più operazioni antidroga (3.046) nel 2021, più sequestri di cocaina (369kg a fronte dei 358kg del 2020), di eroina (149kg contro i 44kg dell’anno prima), di hashish (2.052kg contro i 957kg), di marijuana (1.763kg a fronte di 1.171 del 2020), di piante di cannabis (6.419, il record degli ultimi anni).

A Milano (la città metropolitana ha una popolazione di oltre tre milioni e duecentomila abitanti), gli stupefacenti sequestrati sono passati dai 2.467kg del 2020 ai 3.022kg del 2021 con la denuncia per traffico/spaccio di 1.089 italiani e 988 stranieri.

A Reggio Calabria, incremento dell’87% dei quantitativi di stupefacenti bloccati di cui 13.505Kg di cocaina (il 67% sequestrato nel porto di Gioia Tauro), nessun sequestro di eroina (come a Messina che anche nel 2020 non aveva registrato alcun sequestro di eroina) e appena 12 grammi a Palermo.

Prosegue anche in questi primi sei mesi del 2022 una buona azione antidroga (il mese di giugno, in particolare ha fatto registrare importanti operazioni e sequestri di stupefacenti) con consistenti quantitativi di cocaina (almeno 17 ton al 26 giugno) in buona parte intercettati nel solito porto di Gioia Tauro ma anche in altri paesi con destinazione finale l’Italia e il mercato europeo.

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