NEWS

La revoca del decreto di perquisizione a Report è una buona notizia. Ma lascia intatti i nodi

Graziella Di Mambro il . Diritti, Giustizia, Informazione, Mafie, Sicilia

La Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta ha revocato ieri sera il decreto di perquisizione a casa del giornalista di Report Paolo Mondani e presso la redazione di Report.

A darne per primo notizia è stato il direttore della trasmissione di approfondimento di Rai Tre, Sigfrido Ranucci.

Le operazioni di perquisizione ed esecuzione del decreto erano iniziate ieri mattina alle 7 da parte della Guardia di Finanza.

Report nell’inchiesta di Paolo Mondani “La bestia nera” ha denunciato la presenza del leader di Avanguardia Nazionale, Stefano Delle Chiaie nei luoghi della strage di Capaci.

Un elemento di grande rilevanza sia sotto il profilo giornalistico che nell’accertamento della verità sull’attentato, tuttavia il modo con cui la Dda si era mossa ha suscitato ieri fortissime preoccupazioni, poiché la perquisizione chiaramente poteva ledere la libertà del giornalista autore del servizio, nonché quella di tutta la redazione e in generale si profilava come una lesione della libertà di espressione e del segreto professionale sulle fonti.

Ben venga dunque la revoca del provvedimento che appare una scelta di buon senso e di rispetto, ma non risolve il nodo di fondo sull’indipendenza del lavoro giornalistico e sulla tutela delle fonti, contro le quali già da tempo si è scatenata una sorta di caccia alle streghe volta, in definitiva, a bloccare la pubblicazione di importanti elementi di conoscenza su alcuni dei fatti più bui della storia e della cronaca del nostro Paese.

Fonte: Articolo 21

*****

*****

Capaci: il comunicato della Dda di Caltanissetta sull’inchiesta di Report

Perquisizioni a Report, Fnsi e Usigrai: «Necessarie norme efficaci a tutela delle fonti»

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link