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«Cronisti nel mirino perché ‘illuminano’ regimi, guerre e malaffare»

Fnsi il . Diritti, Informazione, Istituzioni, Politica, Società

Il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti a Roma al sit-in nei pressi dell’Ambasciata russa contro l’invasione dell’Ucraina e il bavaglio imposto ai media indipendenti russi e bielorussi promosso in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa con, fra gli altri, Amnesty International, Ordine dei giornalisti, Usigrai, Articolo21

«Croniste e cronisti vengono minacciati e uccisi perché le luci dell’informazione impediscono trame e traffici che hanno bisogno del buio. Noi siamo qui per non dimenticare i loro nomi e le loro storie e per rendere omaggio a chi ha pagato con la vita la passione per il mestiere di informare o è finito in carcere per aver illuminato le oscenità dei regimi». È uno dei passaggi dell’intervento con cui il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, apre il presidio organizzato in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa insieme con Amnesty International Italia e associazione Articolo21 nei pressi dell’Ambasciata della Federazione Russa, a Roma.

«I dati del Consiglio d’Europa – cita Giulietti – registrano un incremento del 41 per cento delle minacce e anche in Italia, in base ai dati più recenti del ministero dell’Interno, gli atti intimidatori nei confronti dei cronisti sono cresciuti del 42 per cento rispetto al 2021. Oggi non mancheranno le dichiarazioni pubbliche di solidarietà del governo e delle forze politiche, ma mi permetto di ricordare che l’Italia non vuole approvare la legge sulle querele bavaglio, non vuole approvare la regolamentazione dell’equo compenso, con centinaia di croniste e cronisti che vengono pagati 5 euro lordi, non ha mai approvato le norme sulla tutela delle fonti e ha 30 cronisti sotto scorta, dato più alto in Europa. Sarebbe dunque auspicabile che invece della solidarietà arrivasse la votazione delle leggi».

Al fianco del sindacato dei giornalisti e degli altri promotori dell’iniziativa, a ricordare – cartelli alla mano – i nomi dei reporter uccisi nei conflitti degli ultimi anni, in Siria come in Ucraina o in Georgia, e dei colleghi e delle colleghe in prigione in Bielorussia e in troppi altri Paese del mondo, anche l’Usigrai, l’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti, croniste e cronisti della Rete NoBavaglio, dell’associazione Giulia Giornaliste, rappresentanti della comunità bielorussa a Roma, del mondo politico, dell’associazionismo.

«Siamo qui – prosegue il presidente della Fnsi – anche per protestare contro l’invasione dell’Ucraina e contro il bavaglio imposto ai media indipendenti russi e bielorussi. All’ambasciatore russo in Italia, che poco tempo fa ha scagliato una querela bavaglio con il quotidiano La Stampa e i suoi giornalisti, dico: siamo e saremo al fianco dei colleghi in ogni sede».

La segretaria del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Paola Spadari, ribadisce la «solidarietà a chi rischia la vita per raccontare cosa accade in Ucraina. La comunità dei giornalisti – rileva – è unita per difendere il diritto di informare e ad essere informati». Elisa Marincola, portavoce di Articolo21, ricorda i cronisti incarcerati in tutto il mondo e «le tante vittime del conflitto in Siria, i reporter nelle carceri di Assad e di Lukashenko, colleghi e colleghe – conclude – cha hanno perso la vita in Ucraina» e rilancia l’appello di papa Francesco: “Fermatevi! La guerra è una follia”.

Solidarietà anche da parte del presidente dell’Ordine del Lazio, Guido D’Ubaldo, mentre Lidia Galeazzo, dell’esecutivo Usigrai, evidenzia che «non può esserci stampa libera se ci sono le minacce ai cronisti, le paghe da fame, i conflitti di interesse, le querele bavaglio». Riccardo Cristiano, dell’associazione Amici di padre Paolo Dall’Oglio, ricorda le vittime del conflitto siriano; Marino Bisso della Rete NoBavaglio la figura di Stefano Rodotà, Roberto Natale, già presidente della Fnsi, la collega Anna Politkovskaja. Antonella Napoli, del direttivo di Articolo21, fa il punto sulla situazione in Africa.

Le storie dei reporter di inchiesta arrestati per il loro lavoro, dei media indipendenti bielorussi costretti a spostare le redazioni all’estero e del sindacato bielorusso dei giornalisti, cui l’Unesco ha tributato quest’anno il premio ‘Guillermo Cano’ per la libertà di stampa, sono al centro dell’intervento delle rappresentanti dell’associazione dei bielorussi in Italia.

A Vincenzo Vita il compito di rilanciare la mobilitazione per la scarcerazione di Julian Assange, battaglia che sarà al centro di una manifestazione di Amnesty International Italia nei prossimi giorni sotto l’Ambasciata del Regno Unito, come annuncia in chiusura di presidio Riccardo Noury, che anticipa anche la mobilitazione già in programma per venerdì 5 maggio sempre nei pressi dell’Ambasciata russa.

Chiude Flavio lotti, coordinatore del Comitato promotore della marcia PerugiAssisi, rilanciando l’appello alla pace del pontefice e chiedendo all’informazione di dare «la parola alla pace, perché le guerre, tutte le guerre – rileva – sono un crimine contro l’umanità».

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Giornata mondiale della libertà di stampa, Lorusso a Conselice: «Le istituzioni proteggano l’informazione»

Il segretario generale Fnsi, con il presidente dell’Aser Matteo Naccari e il collega Paolo Berizzi, alla presentazione del portale dell’Osservatorio frutto della collaborazione con Comune e sindacato regionale. «Serve una grande mobilitazione a difesa del lavoro dei giornalisti. In gioco – ha rilevato – c’è il diritto dei cittadini ad essere informati».

L’Osservatorio sulla libertà di stampa nato a Conselice grazie alla collaborazione e all’impegno dell’amministrazione comunale con la Fnsi e l’Associazione della Stampa Emilia Romagna ha da oggi una freccia in più al suo arco: un nuovo portale pensato per «non lasciare soli i cronisti e avere informazioni sui casi di minacce ai giornalisti, in Emilia Romagna e non solo».

La presentazione, martedì 3 maggio 2022, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, nella sala consiliare del municipio di Conselice, alla presenza, fra gli altri, del giornalista di Repubblica e scrittore Paolo Berizzi, presidente dell’Osservatorio; del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Davide Baruffi; dei vertici di Aser, Matteo Naccari e Fnsi, Raffaele Lorusso, con i rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti.

«Attacchi, insulti, intimidazioni ai giornalisti, querele bavaglio, lavoro sempre più debole: la situazione italiana richiede una grande mobilitazione per spingere le istituzioni a proteggere l’informazione. È il gioco il diritto dei cittadini ad essere informati», ha rilevato il segretario Lorusso.

«Senza libera informazione – ha aggiunto – non c’è democrazia. Non c’è libertà senza giustizia sociale: difendere la libertà di stampa significa difendere il lavoro dei giornalisti, combattere la precarietà, non assuefarsi all’idea che il lavoro debba essere sempre più debole, discontinuo e mal retribuito. Occorre fare in modo che i diritti sociali e i diritti dei lavoratori tornino centrali nell’agenda politica».

«Da tempo Conselice ha scelto di identificarsi come città per la difesa dei diritti dei giornalisti: non a caso è l’unico Comune in Italia che ospita un monumento dedicato alla libertà di stampa, ovvero una pedalina utilizzata dalla resistenza per la stampa clandestina in epoca fascista», hanno ricordato i rappresentanti dell’amministrazione locale.

Il nuovo portale deve fungere da «pungono per la politica su un diritto fondante della nostra Costituzione, sul quale non bisogna mai abbassare la guardia, che è la libertà di espressione», hanno ribadito i fondatori. «L’obiettivo – è stato anche spiegato – è quello di far sentire la vicinanza di sindacato, società civile e istituzioni a quegli operatori dell’informazione il cui lavoro è contrastato da intimidazioni, querele bavaglio, minacce fisiche e digitali, odio in rete in un contesto in cui fenomeni di precariato limitano la libertà dei giornalisti e quindi il diritto dei cittadini ad essere informati al meglio».

L’indirizzo dell’Osservatorio è www.osservatoriolibertadistampa.it.

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Libertà di stampa, a Roma una panchina dedicata a David Sassoli

I presidenti del Municipio VIII e della Fnsi, insieme ai rappresentanti del Comune e della Regione, hanno ricordano il giornalista e politico, compianto presidente del Parlamento Ue, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa

La Giornata mondiale della libertà di stampa 2022 è stata anche l’occasione per rendere omaggio a David Sassoli: al compianto presidente del Parlamento Ue, martedì 3 maggio, in via del Campo Boario (Porta San Paolo) a Roma, è stata dedicata una “panchina della libertà di stampa”. Organizzata anche una tavola rotonda cui hanno partecipato, fra gli altri, il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, delegato dal sindaco Roberto Gualtieri a rappresentare il Comune di Roma, la consigliera Marta Leonori per la Regione Lazio, il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti, l’eurodeputato Massimiliano Smeriglio.

«La giornata mondiale della libertà di stampa – le parole del presidente del Municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri – è stata l’occasione per ricordare Sassoli, giornalista, uomo delle istituzioni e convinto difensore dei valori di uguaglianza e libertà, con due appuntamenti nel nostro territorio. Inaugurata una panchina dedicata a David e successivamente fatta una tavola rotonda, alla presenza delle istituzioni, dei rappresentanti politici e dei giornalisti per riflettere sull’importanza dei principi a tutela dell’articolo 21 e di informazione, del pluralismo e dell’indipendenza dei media ancora incredibilmente minacciati in Europa in questi anni funestamente attraversati da una guerra e da una pandemia».

@fnsisocial

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