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Criminalità: gli abusi sui minori

Piero Innocenti il . Criminalità, Forze dell'Ordine, Giovani, Giustizia, SIcurezza

La spregevole vicenda di un libero professionista torinese condannato a venti anni di reclusione per aver plagiato e violentato, per due anni, alcuni bambini tra cui i figli e l’altra, non meno ripugnante, di diverse centinaia di abusi sessuali in danno di minori compiuti negli anni passati, in due città tedesche, da parte di preti e diaconi, ci danno lo  spunto per parlare di alcune forme di delittuosità che nel nostro Paese maggiormente colpiscono i minori di anni 18.

Ci aiuta in questo il documento “Minorenni vittime di abusi”, redatto nell’ottobre 2021 dal Servizio Analisi Criminale, ufficio interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che ha elaborato i dati statistici del biennio 2019-2020 e dei primi sei mesi del 2021 (i dati consolidati dell’intero anno saranno noti a primavera inoltrata).

In sintesi è emerso che i reati che maggiormente colpiscono i minori sono l’abuso dei mezzi di correzione (art.571 c.p.), l’adescamento dei minorenni (art.609 undecies) e la violenza sessuale nelle varie forme (art. 609 bis,ter, octies c.p.). In quasi tutte le tipologie di reato sono predominanti le vittime di genere femminile, con la fascia di età infraquattordicenne che è quella con il più alto numero di vittime.

Anche l’età delle vittime denota quella malvagità degli autori se si pensa a quell’83% di adescamento di minorenni di età compresa tra zero e 14 anni e al 79% per la violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione. L’età degli autori di tali crimini è concentrata nella fascia di età tra i 45 e i 64 anni.

Nel corso del 2020 sono diminuiti quasi tutti delitti in danno dei minori (36.498 contro i 37.902 del 2019), ad eccezione di quelli di adescamento dei minorenni (849 contro i 794 del 2019 e 445 nel primo semestre del 2021, contro i 377 dello stesso periodo del 2020).

Anche la violenza sessuale nelle varie forme che nel 2020 aveva subito una flessione, nel 2021 ha registrato incrementi apprezzabili, in particolare per la forma aggravata e di gruppo (per quest’ultima un aumento del 75%). Quanto, poi, alle persone denunciate/arrestate (nel 72% dei casi italiani) si è passati dalle 39.691 del 2019 alle 37.100 del 2020, mentre nel periodo in esame del 2021 con 19.133 denunciati rispetto ai 18.693 dell’analogo periodo del 2020 si è avuto un incremento del 2%. Un quadro, dunque, drammatico in cui “i minori continuano a vedere minacciato il loro sviluppo psicofisico” con conseguenze negative non solo sulla personalità dell’abusato, ma anche nel sistema sociale e relazionale con cui il minore si troverà ad interagire”.

E tra gli effetti degli abusi il documento in esame cita quelli “legati alla mancanza di autostima, disturbi da stress post traumatico, disturbi alimentari come l’anoressia, ansia, depressione, utilizzo di sostanze stupefacenti, comportanti autolesionistici e, talvolta, tentativi suicidiari”.

Una rete di sostegno e di protezione efficace intorno alla complessa realtà dei minori violati può consentire anche quella emersione del “sommerso di violenze” che vengono spesso consumate nel silenzio generale.

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Devianza minorile e sicurezza pubblica

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