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1991/2021. Trentesimo anniversario dell’istituzione della DIA, Direzione Investigativa Antimafia

Redazione il . Dai territori, Istituzioni, Mafie, Politica, Società

Cerimonia al Quirinale. Presente il Presidente della Repubblica Mattarella, il ministro Lamorgese, il capo della polizia Giannini e il direttore Vallone.

Ispirata da un’idea dal giudice Giovanni Falcone, il 29 ottobre del 1991 veniva istituita con decreto legge 345 la Direzione investigativa antimafia (Dia).

Oggi, a trent’anni di distanza, nel Salone delle Feste del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è svolta una cerimonia per celebrare la ricorrenza e l’indispensabile attività svolta in questi anni dall’organismo. Un corpo interforze che ha lavorato sempre con dedizione e lontano dai clamori per catturare latitanti di cosa nostra, camorra, ‘ndrangheta, anche oltre i confini nazionali. Sono intervenuti il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il capo della Polizia Lamberto Giannini e il direttore della Dia Maurizio Vallone.

«La cerimonia di oggi, in un contesto così solenne, consente di dare il giusto riconoscimento ad un organismo operativo che sin dalla sua nascita ha assunto il ruolo centrale dell’azione di contrasto al crimine organizzato», ha dichiarato il ministro dell’interno Lamorgese ringraziando il Capo dello Stato Mattarella per aver ospitato la cerimonia. «Oggi più che mai», ha proseguito, «i sodalizi criminali cercano spazi di agibilità in un’economia in ripresa dopo la fase acuta della pandemia e questo nuovo scenario chiama a raccolta, per la severità dell’impegno, tutte le Forze di polizia e le loro migliori energie operative e investigative». E la Dia, come ha ricordato il ministro, rappresenta, sin dalla sua istituzione, un modello virtuoso di cooperazione e integrazione delle diverse componenti della sicurezza, proponendosi come un unicum in questo campo dell’azione dello Stato.

Ed oggi l’attenzione è rivolta all’attuazione del Pnrr e a prevenire gli appetiti della criminalità organizzata su tale flusso di risorse. «Dobbiamo evitare a ogni costo», ha concluso la responsabile del Viminale, «che le consistenti risorse del Piano vengano intercettate da mani criminali e distolte dal grande progetto di rilancio. Sono sicura che anche in questa delicatissima fase, l’azione della Dia farà da scudo all’Italia dai rischi infiltrativi della criminalità organizzata».

«La nascita della Dia ha offerto nuovi strumenti e nuovi spunti per contrastare la criminalità organizzata», ha dichiarato Giannini. E’ stato fatto, ha aggiunto, «un salto di qualità attraverso l’uso di quelle investigazioni preventive che proprio Giovanni Falcone considerava in grado di garantire una maggiore elasticità di intervento delle Forze di polizia. Da quell’esperienza, da quella visione è nato un metodo di lavoro unico che ha posto la conoscenza dei fenomeni mafiosi come fondamenta su cui costruire l’intera architettura antimafia».

«É da qui che oggi ha inizio la nostra antimafia itinerante», ha dichiarato il direttore Vallone. «Una mostra interattiva che racconterà agli italiani la storia e l’attività operativa della Dia, tracciandone gli orizzonti futuri. La mostra toccherà 22 città e, in collaborazione con il Miur, sarà aperta a giovani, studenti delle scuole e dell’università e a tutti i cittadini che vorranno conoscere la nostra istituzione». Il tour partirà dall’aula bunker di Palermo per, poi, attraversare tutta la Sicilia, approdare in Calabria e risalire la penisola. «È sempre più importante», ha concluso, «parlare ai giovani e alle istituzioni di mafia e di antimafia”.

Intervento del ministro Lamorgese

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Fonte: Ministero del Governo


Trentesimo anniversario dell’istituzione della Direzione Investigativa Antimafia


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Una frase diventa coro, una frase diventa immagine. Volti, voci e colori nelle lingue del mondo rappresentano un messaggio universale. IO SONO NO MAFIA è uno spot istituzionale che in quaranta secondi trasmette il messaggio della Direzione Investigativa Antimafia attraverso le giovani generazioni. Un’ideale testimone che le donne e gli uomini della D.I.A. consegnano ai ragazzi e alle generazioni future, quale segno di educazione alla legalità e alla cultura antimafia.

Il nuovo sito della Direzione Investigativa Antimafia


 

Rai per i 30 anni della DIA

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