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Sicurezza pubblica: ladri e rapinatori sono tornati in azione

Piero Innocenti il . Criminalità, Dai territori, Giustizia, SIcurezza

Lo scenario sull’andamento della delittuosità in Italia nel 2020 e nei primi sei mesi del 2021 delineato nei giorni scorsi da ‘Il Sole24Ore’, non presenta, a mio avviso, in generale una situazione di particolare allarme.

I delitti denunciati, 949.120 nel primo semestre del 2021, è vero che sono in aumento rispetto al 2020 (erano stati 883.203) ma questo trend era ampiamente scontato per la ripresa delle attività e della mobilità delle persone nel corrente anno dopo il lockdown prolungato del 2020 e, quindi, il “sistema criminale” tende a tornare ai consueti livelli degli anni passati quando si sono registrati anche oltre due milioni di delitti denunciati annualmente.

Tra i delitti più gravi si rilevano incrementi nei furti con destrezza (35.162 contro i 32.852 del 2020), i furti di autovetture (39.577 contro i 34.080), i furti con strappo (4.721contro i 3.498), le rapine in strada (5.072 contro le 4.836), i furti negli esercizi commerciali (25.591 contro i 23,745), le violenze sessuali(2.282 contro le 1.432).

I dati, di fonte Dipartimento della Pubblica Sicurezza, hanno portato a stilare una graduatoria delle città che vede Milano, Bologna e Rimini nelle prime tre posizioni ed Oristano, la più “tranquilla”, in fondo alla classifica.

Ben sei province della “benestante” Emilia Romagna (Bologna, Rimini, Modena, Parma, Ferrara, Ravenna), nell’alta classifica con il particolare di Piacenza che, a livello nazionale, registra un più 20,3% di delitti denunciati nel 2021 rispetto al 2020 e si pone come terza città con incrementi superiori al 20% dopo Lodi (26,9%) e Barletta Andria Trani (22,4%). Permane la criticità di Ravenna già evidenziata negli ultimi anni di territorio con la maggiore frequenza di furti in casa (411 ogni 100mila abitanti).

Anche nel 2021 si annota una crescita della criminalità digitale, in particolare di truffe informatiche (135.837 contro le 113.162 del 2020) e delitti informatici (11.53 contro 9.745).

Sul piano ella repressione sono state 425.104 le perone denunciate all’autorità giudiziaria (801.374 nell’intero 2020) di cui il 31% stranieri; bassi i numeri degli autori dei vari delitti scoperti con 2.511 persone sul totale di 35.162 furti di auto, 5.229 su 46.356 in quelli nelle abitazioni, 796 su 4.721 nei furti con strappo.

Una situazione che potrà migliorare solo quando avremo una maggiore attività di prevenzione e di controllo del territorio con più poliziotti e carabinieri. Ma temo che passerà ancora molto tempo.

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