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Libera Romagna lancia il corso di formazione itinerante “Educazione alla legalità consapevole e responsabile”

Libera Romagna (Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena) il . Associazioni, Brevi, Emilia-Romagna, Giovani, Società

Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie è da sempre impegnata nella costruzione di una società consapevole e responsabile. Crediamo fortemente che l’educazione alla legalità debba partire dalle scuole.

Negli anni i nostri coordinamenti hanno visto un susseguirsi di volontari che non riuscivano a portare a termine progetti o percorsi di educazione alla legalità perché impossibilitati da altri impegni o perché impreparati.

Crediamo che le nostre comunità, a partire dai giovani, abbiano la necessità di strumenti che li aiutino a riconoscere il malaffare, e che li aiutino a fare delle scelte di campo fin da subito. Abbiamo riscontrato, entrando nelle scuole, un’indifferenza e un’ignoranza sul tema delle mafie sia dei ragazzi che degli insegnanti. Un’ignoranza che permette all’ingiustizia di avere maggior campo di azione e alle mafie di generare profitti e potere.

Il progetto “Educazione alla legalità consapevole e responsabile per una società più giusta ed equa” finalizzato all’individuazione di animatori di Libera sui territori delle provincie di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena è stato pensato per iniziare a costruire un tessuto sano e consapevole nelle nostre società.

I coordinamenti provinciali di Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie della Romagna lanciano per il quarto anno consecutivo il corso di formazione di primo livello finalizzato all’individuazione di futuri in-formatori sui territori delle province di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini.

Il corso è destinato a 21 partecipanti, sette per provincia, che potranno frequentare gratuitamente ai 6 incontri di formazione, per poi concludere l’esperienza con una settimana di impegno e lavoro in un bene confiscato, grazie al progetto Estate Liberi.

Le formazioni si svolgeranno in tre weekend tra ottobre e novembre 2021: 23 e 24 ottobre a Forlì, 6 e 7 novembre a Rimini e 27 e 28 novembre a Ravenna.

Tutto ciò è possibile grazie alla collaborazione con “La casa della legalità” di Forlì, l’associazione culturale ravennate “Lady Godiva Teatro” e la sezione riminese dell’Anpi.

Il progetto è stato pensato per perseguire l’obiettivo di costruire un tessuto sano e consapevole nelle nostre società, nei nostri territori.

Gli appuntamenti:

23 e 24 ottobre a Forlì presso “La Casa della Legalità” in viale dell’Appennino 282, immobile confiscato. Relatori Carlo Garavini, Mercedes Nicoletti, Franco Ronconi referenti di Libera per le loro provincie; Mauro Marconi Presidente FOR B e Simmaco Perillo Presidente della Cooperativa Sociale “Al di la dei Sogni” di Sessa Arunca Caserta.

6 e 7 novembre a Rimini presso la “Sala del giudizio – Museo della Città” Via Luigi Tonini. Relatori Paolo Bonacini, giornalista e scrittore. Conoscitore dell’attività criminale e mafiosa in Emilia Romagna, ha scritto le 100 storie di AEMILIA e seguito tutte le udienze del processo. Margherita Asta, referente Regionale della memoria per la nostra associazione, parente di vittime di mafia.

27 e 28 novembre a Ravenna presso Il “Teatro Zodiaco” V.le Enrico Mattei, 26. Relatori Tommaso Marchini, Ideatore e Presidente del Teatro Educativo; Gaia Trunfio, formatrice e volontaria di Libera.

Alla fine del percorso, ai 21 partecipanti verrà proposta una settimana di formazione e lavoro in un campo confiscato alla criminalità organizzata in Italia.

I beni confiscati dal 1996, grazie alla legge 109, vengono riutilizzati socialmente e sono diventati per il nostro Paese presidio di legalità, e testimonianza di un’economia legale e inclusiva. La partecipazione al campo è il coronamento di un percorso di formazione perché vedrà i soggetti coinvolti “toccare con mano” realtà di riutilizzo di un bene confiscato, che hanno rimarginato ferite di territori colpiti dalla violenza mafiosa.

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