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Il Premio Pio La Torre conferito ad amministratori, sindacalisti e giornalisti

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«La mafia nega il lavoro, nega il diritto a fare impresa, lede l’articolo 21 della Costituzione e quindi il diritto a fare informazione – ce lo ricorda la lunga lista di giornalisti uccisi – nega il diritto a vivere in un ambiente sano, come ci ricorda la terra dei fuochi. Ci nega il diritto alla salute. Ecco il senso di questo Riconoscimento: premiare l’impegno del servizio pubblico a fare informazione, del servizio pubblico di chi amministra i territori e quello in difesa dei diritti dei lavoratori».

Con queste parole Franco La Torre ha aperto la cerimonia di conferimento dell’edizione 2021 del “Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre”, sindacalista e parlamentare del Partito Comunista ucciso dai killer di Cosa Nostra il 30 aprile 1982 a Palermo, insieme al suo amico e collaboratore Rosario Di Salvo.

Il premio, organizzato da Avviso Pubblico, Cgil e Federazione nazionale della stampa italiana mira ad esaltare i casi ritenuti di alto valore civile e politico, che vedono protagonisti sindacalisti, amministratori locali e giornalisti che nella loro attività si sono distinti nella difesa della democrazia, nella prevenzione e nel contrasto alle mafie, alla corruzione, all’illegalità e per la diffusione di una cultura della legalità e della responsabilità.

I vincitori di questa edizione sono:

Giulia di Girolamo, consigliera alla Legalità del Comune di Bologna, per la categoria amministratori pubblici;

Rosario Callipo, brigadiere della Guardia di Finanza, per la categoria sindacalisti;

Alessia Candito, reporter freelance per la categoria giornalisti.

Giulia Di Girolamo, consigliera alla Legalità del Comune di Bologna e vincitrice del riconoscimento di questa edizione per la categoria amministratori locali, si è particolarmente distinta per la realizzazione di progetti di contrasto al gioco d’azzardo, per l’istituzione di un Osservatorio Permanente per la legalità e per l’istituzione della rassegna culturale “Narrare le mafie”. È lei stessa a dedicare il riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori del suo Comune e alle colleghe e ai colleghi amministratori che con lei hanno condiviso i percorsi amministrativi che l’hanno portata fin qui, ricordando il sostegno ricevuto dalla rete di Avviso Pubblico.

Inoltre è stata conferita una menzione speciale per la categoria amministratori pubblici a: Giuseppe Paolini, sindaco del comune di Isola del Piano; Michele Conia, sindaco del comune di Cinquefrondi.

Per la categoria sindacalisti a Marina Inches, Segretaria Generale al comune di Anzio e Safi Mohammad Sayd, lavoratore del settore alimentare mentre per la categoria giornalisti, la menzione speciale va a Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, Rai3 e a Salvo Palazzolo, inviato di Repubblica in Sicilia.

Di dovere della memoria ha parlato la professoressa Stefania Pellegrini, direttore del Master in “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate alle mafie” dell’Università di Bologna, che ha diretto i lavori del premio Pio La Torre. «Abbiamo la grande responsabilità di questa eredità, che è sulle spalle di tutti noi, perché Pio La Torre era un personaggio unico, da molti considerato un visionario, sempre dalla parte degli ultimi, che aveva capito che la mafia andava combattuta a livello centrale».

«Le mafie sono un potere che entra in rapporto con gli altri poteri – le fa eco Rosy Bindi, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia – e se ancora le mafie ci sono è perché in molti gli aprono le porte. Ancora oggi c’è una sottovalutazione della presenza delle mafie e proprio mentre stiamo riprogettando il nostro futuro». Il chiaro riferimento è alla partita dei fondi del Recovery Plan: una partita che i clan vogliono giocare fino in fondo.
«Con questo premio noi non premiamo degli eroi – spiega Rosy Bindi, che è anche la Presidente della giuria del premio – ma premiamo persone che nel proprio ambito fanno quotidianamente il proprio lavoro: giornalisti che informano, sindacalisti che difendono il diritto al lavoro, amministratori che si prendono cura della cosa pubblica».

«La lotta alle mafie ci deve vedere tutti partecipi su un fronte comune – ha concluso Nicola Leoni, sindaco di Gazoldo degli Ippoliti, Vicepresidente di Avviso Pubblico e membro della giuria del Premio –. Ringrazio quindi tutti gli amministratori pubblici che hanno ricevuto il riconoscimento di oggi perché sono tutte persone che quotidianamente si impegnano per portare il proprio contributo senza sosta e senza paura per prevenire e contrastare mafie e corruzione».

«Una giornata per ricordare Pio La Torre, ma anche per rinnovare il nostro impegno quotidiano contro ogni forma di criminalità. La legalità è un pilastro imprescindibile per una società democratica. La legalità è un baluardo per la nostra organizzazione fin dalle sue origini. Si tratta di un valore da difendere per il bene comune». Così il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra, che avverte: «La necessità impellente di una ripresa economica non può essere l’alibi per abbassare la guardia contro i fenomeni criminali. Una crisi complessa come questa che mette in ginocchio il sistema produttivo, che crea più precarietà e povertà, offre un’opportunità al malaffare e alla criminalità».

Infine Mattia Motta, Segretario Generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana, che ha ribadito i rischi derivanti da un’informazione sempre più precaria, fatta da cronisti senza contratto di lavoro e quindi esposti ad attacchi interessati. «Come cittadini, prima ancora che come cronisti, viviamo un grande problema: quello delle molestie al diritto di cronaca, ovvero l’aumento dei cronisti minacciati, insultati, vittime di fake news o costretti a vivere sotto scorta». Ma anche quello delle querele con richiesta danni molto alte, che rende difficile il lavoro di cronisti che non hanno le spalle coperte da una redazione. Ecco che informazione e diritto al lavoro si combinano in una miscela esplosiva che apre il fianco alla presenza dei gruppi criminali.

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“Premio Pio La Torre”: appuntamento on line il 13 settembre

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