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Azioni legali bavaglio, in campo anche la Commissione Ue

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«Stiamo raccogliendo tutti gli elementi necessari per comprendere meglio la situazione» in tutti gli Stati membri, dice la commissaria Vera Jourova, secondo la quale «fondamentale è la formazione dei giudici affinché siano al corrente delle caratteristiche del fenomeno in modo da poterlo riconoscere e fermare».

«La Commissione Ue sta raccogliendo tutti gli elementi necessari per comprendere meglio la situazione» delle azioni condotte anche attraverso i tribunali per “imbavagliare” i media in tutti gli Stati membri, un fenomeno conosciuto anche con l’acronimo inglese Slapp. «Un gruppo di esperti sta lavorando ad una piattaforma per lo scambio di informazioni e l’assistenza legale ai giornalisti vittime di questo fenomeno». Così la commissaria Ue alla trasparenza Vera Jourova durante la sua audizione alla commissione sulle libertà civili del Parlamento europeo.

Jourova ha poi ricordato il caso dell’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, sottolineando come la sua morte sia stata un «campanello d’allarme per tutti noi su questo fenomeno. Prima di morire, Daphne ha affrontato più di 40 processi, tutti destinati a fare pressione su di lei, molestarla, esaurire le sue finanze e metterla a tacere».

Tra gli obiettivi della commissione per proteggere i giornalisti dai casi di Slapp, secondo Jourova, «è fondamentale la formazione dei giudici affinché siano al corrente delle caratteristiche del fenomeno in modo da poterlo riconoscere immediatamente e fermare i casi prima che vengano trascinati in tribunale per anni, specialmente nei casi transfrontalieri, i più costosi per le vittime e i più difficili da individuare per i giudici». (Ansa)

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