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Da Enna a Trieste, la DIA confisca e sequestra beni per oltre 10 mln di euro

Redazione il . Criminalità, Economia, Friuli Venezia Giulia, Istituzioni, Sicilia

Questa settimana la Direzione Investigativa Antimafia ha realizzato importanti confische e sequestri di beni dal nord al sud del Paese, colpendo l’accumulazione illecita di capitali da parte di soggetti con precedenti criminali di rilievo. Un importante segnale per la capacità dimostrata dalla struttura investigativa interforze di aggredire la fase del riciclaggio, vero tallone d’Achille di una economia che voglia mantenersi sana, soprattutto in questo contesto di pandemia.

Confisca beni immobili e società per un valore di 5 milioni di euro ad imprenditore della provincia di Enna

Caltanissetta, 01 aprile 2021 – La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta nei confronti di Forno Ettore, 53enne di Enna, imprenditore pluripregiudicato gravato da precedenti penali che nel loro complesso ne caratterizzano l’elevata pericolosità sociale.

L’odierna confisca, che fa seguito ad un provvedimento di sequestro eseguito nel 2019 su proposta del Direttore della DIA, scaturisce dalle risultanze di un’attività di indagine avviata dalla stessa DIA nel 2010 da cui è emersa la sproporzione tra l’elevato tenore di vita ed il consistente patrimonio immobiliare posseduto dall’imprenditore rispetto agli esigui redditi fiscalmente dichiarati.

Le risultanze probatorie scaturite dalle attività di indagine sono risultate determinanti per accertare le condotte illecite poste in essere dal Forno con riferimento, segnatamente, al reato di usura facendo altresì emergere la fitta rete di complicità di cui godeva nell’ambito della criminalità ennese. Per tali fatti nel 2017 veniva condannato in primo grado alla pena di 3 anni e mesi 4 di reclusione.

Il provvedimento di confisca, il cui valore complessivo è stimato in 5 milioni di euro, ha interessato l’intero capitale sociale e rilevanti quote di partecipazioni societarie di n. 11 società e una ditta individuale, tra cui un rinomato bar-ristorante situato all’interno del centro commerciale “outlet” di Agira (EN) e imprese operanti nei settori dell’estrazione di inerti e della produzione di calcestruzzo, della costruzione di edifici residenziali, del commercio di apparecchiature telefoniche, della gestione di sale giochi e della ristorazione, 17 beni immobili tra i quali spiccano una lussuosa villa con piscina a Nissoria (EN) e diversi terreni di rilevante valore economico situati nell’area commerciale di Catania, nonché numerosi rapporti bancari e polizze assicurative.

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Sequestro beni per oltre 5 milioni di euro a imprenditore condannato per riciclaggio e frode fiscale nel settore degli olii minerali

Trieste, 31 marzo 2021 – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trieste nei confronti di Formicola Pasquale, 43enne di Cercola, condannato in primo grado alla pena di anni 5 e mesi 4 di reclusione per autoriciclaggio e frode fiscale nell’ambito di un procedimento instaurato dalla locale Procura della Repubblica.

Gli accertamenti patrimoniali svolti dalla DIA unitamente al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo giuliano hanno appurato come il Formicola reimpiegava illecitamente il denaro in attività economiche intestate a prestanome, in particolare nell’acquisto e gestione della società Depositi Costieri Trieste Spa, con notevole sproporzione tra redditi dichiarati ed investimenti nel tempo effettuati.

Con il provvedimento odierno, scaturito da una proposta per l’applicazione di misure di prevenzione inoltrata congiuntamente dal Direttore della DIA e dal Procuratore Distrettuale di Trieste, sarà sottoposto a sequestro un patrimonio consistente in 5 società con sede nella provincia di Napoli, operanti nel settore del commercio di prodotti petroliferi, n. 4 fabbricati situati a Cercola e a Napoli, beni mobili registrati tra cui un’imbarcazione del valore di circa 150 mila euro e rapporti finanziari.

Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è stimato in oltre 5 milioni di euro.

Fonte: Direzione Investigativa Antimafia

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