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CASE, la Coalizione Anti-SLAPP in Europa si presenta

Paola Rosà * il . Giustizia, Informazione, Internazionale, Società

Dopo un anno di attività di advocacy, ricerca e sostegno alle vittime di querele bavaglio, la Coalizione europea anti-SLAPP (CASE) si presenta lanciando un nuovo sito web www.the-case.eu in compagnia della vicepresidente della Commissione Europea Věra Jourová e di Andrew Caruana Galizia.

Sono passati esattamente 13 mesi da quell’incontro promosso da Greenpeace ad Amsterdam: era fine febbraio 2020, pochi giorni prima dello scoppio della pandemia, e una cinquantina di organizzazioni da tutta Europa erano state invitate a partecipare a una intensa giornata di workshop a porte chiuse. Per OBCT quell’esperienza di confronto e intreccio di relazioni si inseriva in un percorso di ricerca e impegno contro le querele bavaglio iniziato con ECPMF, un percorso che aveva già prodotto un dossier e un’analisi  della situazione italiana.

Quelle che erano singole iniziative e che rischiavano di sovrapporsi se non di annullarsi a vicenda, hanno così ricevuto dall’iniziativa di Greenpeace un decisivo impulso: per oltre un anno quelle stesse organizzazioni, cui se ne sono aggiunte altre, hanno lavorato in sinergia, hanno scambiato informazioni, hanno progettato eventi e documenti in comune. E venerdì 26 marzo si presentano ufficialmente con il lancio di un nuovo sito.

Tramite il nuovo sito, la Coalizione europea anti-SLAPP (CASE) continuerà il lavoro di contrasto delle querele temerarie in tutta Europa su più livelli, innanzitutto per far conoscere il fenomeno ad un pubblico più ampio e per sensibilizzare gli attori politici e istituzionali. Le ong che hanno stretto questa alleanza informale mettono a disposizione materiali di ogni genere, da ricerche, report, mappature, a elenchi di avvocati pro bono e centri di supporto.

L’evento previsto venerdì alle 11.30 sarà anche un’occasione per la Commissione Europea di ribadire un impegno preso più volte, sia in dichiarazioni pubbliche di Věra Jourová, sia in documenti ufficiali quali lo European Democracy Action Plan e il programma di lavoro della Commissione per il 2021: la Commissione sta infatti elaborando delle “iniziative, legislative o non legislative” per contrastare la piaga delle querele bavaglio, che in tutta Europa minaccia la libertà di espressione, intimidendo e mettendo a tacere attivisti, giornalisti e difensori dei diritti umani. Qualche mese fa, anche OBCT aveva appoggiato la proposta della CASE di una bozza di direttiva, ma non è detto che si arrivi a tanto, le resistenze fra i Commissari sono tante.

La battaglia contro le SLAPP, che in Italia sono più note come “querele bavaglio”, sta coinvolgendo sempre più associazioni e attori della società civile; anche la FNSI e Articolo 21 insieme al festival Imbavagliati, appoggiano l’evento di venerdì, e anche la Fondazione Libera Informazione è tra i firmatari sia della bozza di direttiva sia della richiesta al Consiglio d’Europa di una raccomandazione anti-SLAPP.

All’evento di lancio del sito parleranno Ana Gomes, ex europarlamentare; Andrew Caruana Galizia, figlio di Daphne la giornalista maltese uccisa nel 2017, autore di un editoriale che OBCT ha contribuito a tradurre e a far pubblicare sul Corriere della Sera; Jonathan Taylor, whistleblower costretto ad un esilio in Croazia e attivisti di The Atlas of Hate (la mappa dell’odio), un’iniziativa LGBTQ.

Le registrazioni all’evento sono state prorogate, ci si può registrare qui.

In questo video Andrew Caruana Galizia racconta l’impatto delle SLAPP sulla vita e la morte di sua madre, Daphne Caruana Galizia.

Logo del progetto Media Freedom Rapid Response (MFRR)

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell’ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l’opinione dell’Unione Europea.

Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa


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