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Sicurezza pubblica: troppi i comportamenti devianti dei giovani

Piero Innocenti il . Criminalità, Giovani, SIcurezza, Società

La pandemia e le forti restrizioni imposte dalle varie autorità, ormai da oltre un anno, alla mobilità delle persone e alla loro socializzazione, hanno contribuito a creare stati depressivi e ansiosi, disturbi comportamentali e devianti nelle persone, in particolare degli adolescenti e dei preadolescenti.

I danni nei giovani e giovanissimi in termini di disagio, di educazione, di personalità hanno portato, in alcuni casi a forme di impigrimento mentre sono aumentati, di parecchio, in diverse città, i casi di aggressività e quelli criminali. Se febbraio era stato, sotto questo aspetto, un mese nero, anche in questi primi  giorni di marzo, la situazione non è affatto mutata.

E così a Terni, in pieno centro, durante una rissa tra ragazzi, un giovane è stato accoltellato riportando ferite ad una mano e ad una gamba. Nella stessa cittadina, due giorni prima, ancora una violenta zuffa, con calci e sedie gettate in aria tra i passanti, tra giovani che si erano dati appuntamento dopo una prima lite per una ragazza. Anche a Parma, in una rissa tra ragazzini, all’uscita dalla scuola, un tredicenne è stato accoltellato ad una gamba. Schiaffi, spinte, pugni, a Pesaro dove si sono scontrati due gruppi di giovani minorenni e anche in questo caso sarebbe spuntato un coltello con il quale uno dei partecipanti avrebbe minacciato un coetaneo.

Scontro violento anche a Pistoia dove, secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia di Stato, si sarebbero scontrati due gruppi di minorenni, di cui uno composto da stranieri, per frasi offensive rivolte da questi ultimi all’indirizzo degli italiani. Quattro i quindicenni identificati (e arrestati) a Milano dai poliziotti del Commissariato di Porta Genova per una dozzina di violente rapine compiute nel parco Solari nelle settimane passate. Arrestati, a Torino, quattro minorenni, tutti studenti,che avevano deciso di fare irruzione in un albergo cittadino rapinando il portiere e fuggendo sui monopattini (la Sindaca di Torino, dopo il ripetersi di episodi analoghi, ha richiesto una vigilanza anche di militari dell’Esercito).

Ancora violenza a Pesaro con due gruppi di giovani che si affrontano in strada con pugni e coltelli e con uno dei giovani rapinato del suo cellulare. Un campo di battaglia (tavolini e sedie di un bar sparsi ovunque) quello apparso ai poliziotti di Modena intervenuti in una piazza cittadina a seguito della segnalazione di una violenta rissa tra un gruppo di ragazzi nordafricani e sassolesi. Maxi rissa a Treviso con tre feriti, a Campo Calabro (Reggio Calabria), dove una quarantina di giovani si scontrano a colpi di mazze e bastoni, a Pisa dove pure gruppetti di giovani si affrontano in strada con bastoni.

Anche nella Capitale, nei fine settimana, c’è la consueta rissa fra teen ager che si ritrovano a Piazza del Popolo. Stessa pessima abitudine a Massa Carrara dove la lite tra giovanissimi termina con il ferimento di un quindicenne colpito con cocci di vetro di una bottiglia. Ancor più grave l’episodio, a Viareggio, dove un gruppo di ragazzi ha preso a sassate i carabinieri intervenuti su segnalazione di cittadini.

“Bulli”, tra i quattordici e i sedici anni, identificati e denunciati dagli agenti di Polizia, quelli che si erano “impossessati” di Villa Blanc a Roma rapinando e umiliando i ragazzini che entravano nel parco. Non mancano giovani pusher (un centinaio i minorenni denunciati per spaccio dall’inizio dell’anno in tutto il paese) e rapinatori come il quindicenne che, a Bologna, con violenza si è impossessato della bicicletta di un dodicenne.

Il problema, che non è riconducibile solo all’ordine pubblico e alla sicurezza, necessita, soprattutto di educazione, di supporto, di rassicurazione nei confronti dei giovani la cui forzata solitudine li spinge anche a comportamenti devianti con la paura di restare soli in questa situazione di pandemia sempre più angosciante.

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Giovani e comportamenti aggressivi e devianti

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