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Trieste, torna il premio Marco Luchetta

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Al via, nel giorno del 27° anniversario della tragedia di Mostar, la 18esima edizione della competizione promossa dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin e dedicata a giornalisti e fotoreporter che sapranno testimoniare e raccontare con sensibilità le ingiustizie e le violenze sui più piccoli.

Alberto Matano, uno dei volti più noti del Tg1 Rai, dal 2020 al timone del programma quotidiano di attualità ‘La vita in diretta’ su Rai1, è il presidente di giuria del premio giornalistico internazionale ‘Marco Luchetta 2021’. Sarà lui a guidare la selezione degli elaborati in concorso e a premiare i vincitori di questa 18° edizione del premio, importante riferimento per il giornalismo a sostegno dell’infanzia violata e minacciata. «Sono molto onorato ed emozionato di essere il presidente della 18° edizione del premio Luchetta, un premio entrato nel mio cuore non appena sono stato scelto per presentare la serata ‘I nostri Angeli’, nel 2015. Accolgo questo compito con grande responsabilità e grande gioia, consapevole che segna un legame importante con la Fondazione, con la famiglia e con Trieste», dichiara Matano.

«Il premio Luchetta – prosegue – è il premio del buon giornalismo. Incarna valori estremamente attuali, legati ai colleghi che non ci sono più. Oggi, in un mondo globalizzato e apparentemente connesso, ma dominato da grande confusione e incertezza, è ancora più cruciale che siano i giornalisti a raccontare ciò che accade e a testimoniare la verità. Nel tempo delle fake news, a noi il compito di fare questa informazione».

Il premio Luchetta 2021 si apre simbolicamente nel 27° anniversario dalla strage di Mostar, che ricorda i giornalisti Rai Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, uccisi da una granata il 28 gennaio 1994, mentre stavano realizzando un servizio giornalistico sui bambini vittime della guerra balcanica. Pochi mesi dopo un analogo destino toccava al cineoperatore Miran Hrovatin, assassinato a Mogadiscio con la giornalista Ilaria Alpi. Per ricordare questi giornalisti, e perché nuove generazioni di colleghi diventassero ‘sentinella’ delle violenze e sopraffazioni sui bambini, nel 2004 la Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin istituiva il premio giornalistico internazionale Marco Luchetta.

«Sono passati 27 anni», ricorda la presidente della Fondazione, Daniela Luchetta. «Se ripenso a quei giorni mi sembra impossibile che da tanto dolore siano nate la fondazione e il premio intitolato a Marco, due realtà generate dalla volontà di ricordare lui, i suoi colleghi e il giornalismo di qualità, accomunate dal desiderio di proteggere i bambini più fragili, così come avevano fatto loro con il piccolo Zlatko».

La 18° edizione del premio sarà ancora una volta dedicata a giornalisti e fotoreporter che, da qualsiasi latitudine del pianeta, sapranno testimoniare e raccontare con sensibilità le ingiustizie e le violenze sui più piccoli: uno spirito umanitario fatto proprio dalla Fondazione Luchetta, nata per garantire accoglienza e intervento sanitario ai bambini provenienti da ogni parte del mondo, affetti da malattie non curabili nel loro Paese d’origine.

Sono in gara quest’anno gli elaborati pubblicati o diffusi fra il 2 marzo 2020 e il 21 marzo 2021: le opere in concorso devono essere state pubblicate su una testata giornalistica registrata, sia essa cartacea, televisiva o web. Ogni lavoro in gara, non più di tre per ciascun candidato, dovrà essere inviato online e accompagnato da sintesi descrittiva, breve profilo professionale e scheda autore compilata.

Cinque le sezioni in concorso: ‘Tv news’, riservata al giornalista che ha realizzato il miglior servizio giornalistico della durata massima di 8 minuti; ‘Stampa italiana’, riservata all’autore del miglior articolo pubblicato su quotidiani o periodici nazionali anche web; ‘Reportage’, riservato al giornalista che ha realizzato il miglior reportage della durata massima di 80 minuti; ‘Stampa Internazionale’, riservato al giornalista, autore del miglior articolo non italiano anche web; e ‘Fotografia’, riservato al fotografo per il miglior scatto pubblicato su un periodico o quotidiano anche web a corredo di un articolo o commento didascalico.

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