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Giovani e comportamenti aggressivi e devianti

Piero Innocenti il . Criminalità, Giovani, Società

E’ sotto gli occhi di tutti l’aumento dei comportamenti devianti, anche molto aggressivi, di giovani e giovanissimi in molte città italiane.

Un aumento collegato anche al momento drammatico che stiamo vivendo della pandemia e delle forti limitazioni connesse per cui i giovani “..si sentono poco motivati, si lasciano andare, si impigriscono, in alcuni casi invece abbiamo un aumento dell’aggressività (..) sono aumenti l’uso di droghe, di alcol (..) a tutto ciò si aggiunge una perdita di fiducia nello Stato e nelle istituzioni in generale, i giovani si sentono smarriti, poco supportati e rassicurati..”.

Sono alcune delle interessanti riflessioni fatte da Lucia Romeo nel suo articolo “I giovani e la loro solitudine” (Corriere della Sera, 26 gennaio 2021), che sottolinea una realtà in cui si sta rischiando davvero di raccogliere i “cocci di bambini e ragazzi (..) vittime di questa pandemia..”.

Accennavo agli aumenti dei comportamenti collettivi di aggressività e alla commissione di delitti, anche gravi, da parte di minorenni e sul punto le statistiche sull’andamento della delittuosità in Italia nel 2020, in fase di elaborazione da parte del Servizio Analisi Criminale (Dipartimento della Pubblica Sicurezza), daranno conto di come ci sia stato un apprezzabile aumento di questi casi.

Un fenomeno che anche in questo mese di gennaio non accenna a diminuire e sta diventando, in alcune città una vera priorità. Alcuni di questi fatti possono aiutare a comprendere come non ci sia più molto tempo per affrontare un problema che non è soltanto di sicurezza pubblica.

Così, nelle ultime ore, a Milano, nella zona di Citylife, sono continuate le scorribande di giovanissimi che hanno preso di mira i coetanei minacciandoli e rapinandoli. Episodi analoghi si sono verificati a Melegnano e nella zona di Città Studi dove due minorenni sono stati arrestati dagli agenti di polizia perché responsabili di una serie di tentate rapine e aggressioni.

Risse e violenze anche a Modena, in Piazza Matteotti dove si sono affrontati, picchiandosi, gruppi di adolescenti aggredendo anche i carabinieri intervenuti, ad Ancona, nella centralissima Piazza Roma, dove nello scontro tra una trentina di ragazzi, due sono rimasti anche feriti, a Lucca dove un giovane di 15 anni rimane ferito gravemente con una coltellata nella violenta rissa tra due bande. Ed ancora, a Terni, a Gallarate, anche in questo caso con una maxi rissa tra due gruppi di giovanissimi rivali del Varesotto, alcuni addirittura incappucciati e armati di spranghe e catene, a Catania dove due gruppi di ragazzi si sono “sfidati” in centro storico con il bilancio di un quindicenne accoltellato.

Stesso copione ad Albano Laziale (Roma), dove in una rissa a coltellate due giovani di 16 e 17 anni restano feriti e vengono ricoverati in ospedale. Non si contano più le rapine come è accaduto a Pescara dove due sedicenni (arrestati dalla Polizia) hanno picchiato il titolare di un negozio ed un commesso per sottrarre uno scaldacollo: a Velletri (Roma) dove un minorenne ha rapinato un gruppo di ragazzini tentando, poi, di fare un colpo in un negozio; a Romano di Lombardia (Milano), dove i carabinieri hanno arrestato due minorenni accusati di numerosi furti, ricettazione, truffe; a Reggio Emilia dove tre minorenni vengono arrestati dagli agenti di polizia per concorso in rapina aggravata in danno di alcuni coetanei; a Casavatore (Napoli) con un diciassettenne rapinatore seriale arrestato dopo il nono colpo in un supermarket.

Non sono mancati, infine, episodi sconcertanti come è accaduto a Bolzano, dove due gemelli di sedici anni, accusati di una serie di violenze continue, fisiche e psicologiche, umiliazioni e aggressioni verso la madre (che li ha, infine, denunciati), sono stati raggiunti da un provvedimento della misura cautelare della magistratura e portati in una comunità protetta.

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La violenza della criminalità minorile: un fenomeno angosciante

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