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Furti nelle case, truffe, rapine: voglia di sicurezza

Piero Innocenti il . Criminalità, SIcurezza, Società

L’insicurezza, quella che la gente vive quotidianamente sulla propria pelle, deriva non tanto dagli episodi della grande criminalità quanto da quelli “ordinari” che ripetuti e sistematici incidono pesantemente sulla sfera intima delle singole persone.

Se nel corso del 2020, i furti in generale, quelli nelle abitazioni e le violenze in strada (borseggi, rapine ecc..) sono diminuiti in modo significativo in relazione alle restrizioni imposte alla mobilità delle persone per l’emergenza pandemica, i timori di un “risveglio” della criminalità predatoria sono sempre incombenti e segnali in tal senso si possono rilevare già in questi primi venti giorni di gennaio.

A cominciare da quelle ripugnanti intrusioni nelle case di finti tecnici e falsi corrieri che approfittano di persone anziane e vulnerabili per rubare denaro e oggetti preziosi, spesso antichi ricordi di congiunti scomparsi. E’ capitato a Firenze con una novantenne, ipovedente e sola che ha aperto ad un falso tecnico dell’acquedotto, a Chieti dove una ottantacinquenne ha visto intrufolarsi in casa un finto corriere che le ha rubato tutti i risparmi, 15mila euro.

Episodi ancor più drammatici, collegati sempre a intrusioni nelle case, si sono avuti a Prato dove alcuni malviventi, disattivate le telecamere di sorveglianza, manomesso il sistema di allarme sonoro e segate le inferriate di una finestra, si sono introdotti in una villetta e scoperti dal proprietario rientrato in casa non hanno esitato a sparare alcuni colpi di pistola quando si sono visti inseguiti. F

urti nelle abitazioni, spesso in ore pomeridiane, che hanno subito una impennata nel Comasco, Lecchese e in alta Brianza suscitando le proteste degli abitanti che hanno sollecitato una maggiore presenza di servizi di polizia. Insicurezza anche sulla pubblica via con un giovane che a Novoli (Firenze) è stato rapinato del suo cellulare da un uomo che ha anche picchiato un passante intervenuto in aiuto mentre sempre a Firenze, in pieno centro, una donna è stata scaraventata a terra e rapinata di due cellulari. Ancor più brutto il fatto di Cesano Maderno (Milano) dove alla stazione ferroviaria una donna è stata picchiata a sangue da uno straniero (poi arrestato) per rubarle il cellulare.

Raffica di furti nelle case in diversi quartieri di Ravenna mentre a Napoli alcuni banditi hanno rapinato una banca nel momento in cui gli impiegati stanno “caricando” il bancomat (bottino 20 mila euro). Bande specializzate in azione a Roma, sulla Tiberina, con un raid notturno in un supermarket per scassinare un bancomat ed altri colpi analoghi nei quartieri di Boccea e Monteverde. Assalto fallito ad un portavalori sulla autostrada A14, ad Ortona (Chieti), con i malviventi che non hanno esitato a sparare diversi colpi di arma da fuoco per arrestare la marcia del veicolo che trasportava ben 500mila euro.

Insomma, un mese che, nonostante i vari lockdown (sempre in vigore quelli notturni dalle 22 alle 5) e le pesanti interdizioni introdotte in alcune regioni, manifesta una certa frenesia della criminalità predatoria nel riprendere in pieno le “attività”.

Poliziotti e carabinieri (ce ne vorrebbero di più) già impegnati a fare piccoli/grandi miracoli quotidiani con il loro servizio sul territorio di Volante e Radiomobile, avranno un surplus di lavoro per fronteggiare questa nuova ondata di ladri e truffatori.

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E’ sempre troppa l’insicurezza pubblica, servono più poliziotti e carabinieri

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