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E’ sempre troppa l’insicurezza pubblica, servono più poliziotti e carabinieri

Piero Innocenti il . Istituzioni, SIcurezza, Società

Polizia-di-stato-arma-dei-carabinieriQualche settimana fa avevamo scritto sui timori espressi dal Viminale in ordine all’andamento generale della sicurezza pubblica e ai possibili problemi di ordine pubblico che potevano innescarsi sulla scorta delle ripercussioni sull’economia nazionale collegate alle restrizioni imposte dal Governo per cercare di limitare la diffusione del contagio da covid-19.

Sull’ordine pubblico, tuttavia, almeno sino ad oggi, non vi sono state particolari situazioni emergenziali di piazza grazie anche al controllo accorto esercitato dalle autorità provinciali di ps (i Questori, in particolare) e dall’equilibrato operato delle forze di polizia.

Non altrettanto può dirsi sulla sicurezza dove, quotidianamente, si registrano gravi episodi di delittuosità che destano sgomento nella collettività già turbata per la situazione di gravissima emergenza sanitaria che va avanti da molti mesi. Pochi, anzi pochissimi, i gravi fatti di cronaca che vengono alla ribalta mediatica dei quotidiani nazionali tutti impegnati a dar conto della pandemia, delle ipotesi che si stanno facendo strada per dare “slancio” ai consumi prenatalizi, delle tante dichiarazioni di virologi, infettivologi, pneumologi ecc.. che, spesso, anche involontariamente, finiscono per accrescere le ansie dei cittadini già spaventati ogni giorno che passa.

Fatti criminosi che anni fa sarebbero stati oggetto di ben altra attenzione mediatica e che la dicono lunga sul livello di assuefazione alla delittuosità che si è raggiunto nel nostro paese. Gli ultimi episodi, oltre a quelli che hanno visti protagonisti giovani e giovanissimi delinquere in  diverse città, sono troppi davvero e molto angoscianti.

Così nella Capitale, in zona Bravetta, una coppia di sessantenni è stata aggredita nella loro abitazione da tre malviventi incappucciati, con accento straniero, e minacciati di aprire la cassaforte da cui hanno sottratto gioielli e denaro in contante. Notte di terrore, sempre a Roma, dove madre e figlio sono stati rapinati nella villa da due banditi armati e anche in questo caso incappucciati che hanno portato via preziosi e orologi per una valore di circa 60mila euro. E’ andata peggio ad un filippino di 76 anni rapinato in casa, sempre a Roma, nel quartiere di Centocelle, e picchiato da tre malviventi con il volto coperto dalle mascherine chirurgiche.

E’ andata male, invece, ai due banditi che, a Ferrara, hanno legato e rapinato in casa una donna di sessant’anni e che sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile dopo una rapida indagine. E a Nepi, al confine con Sutri, ancora una brutta rapina in villa con sei banditi che portano via gioielli ed altri oggetti preziosi, dopo aver immobilizzato la coppia appena rientrata in casa. Non sono mancati disgustosi scippi ad anziani (una donna di 87 anni, volontaria della Caritas, a Latina, spinta a terra per impossessarsi della borsa); un uomo, originario del Bangladesh picchiato e rapinato in strada a Pisa; un assalto ad un portavalori alla periferia di Palermo (bottino oltre 100mila euro); una rapina nella frazione di Pavona ad un’azienda da parte di due banditi armati, una serie impressionate di furti a ripetizione nottetempo in alcune zone di Livorno.

Insomma, quanto basta per ripetere quello che andiamo dicendo da molto tempo e cioè che sono necessari molti più poliziotti e carabinieri sul territorio per un’azione di prevenzione che non possono svolgere né le telecamere di sorveglianza né gruppi di vicinato o sentinelle di quartiere (a tal riguardo ricordo che una sentenza recentissima della Corte Costituzionale, ha bocciato la legge della Regione Veneto sui controlli di vicinato) né, tantomeno, quei patti di intesa o protocolli vari che, di tanto in tanto, vengono conclusi a livello locale con molta pubblicità e senza alcun risultato concreto.

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