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Napoli, presentato il XII Festival del Cinema dei Diritti umani dedicato a Mario Paciolla

Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli il . Brevi, Campania, Informazione, Memoria

La XII edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli avrà luogo dal 17 al 28 novembre 2020 ed è dedicata alla memoria del cooperante napoletano Mario Paciolla, deceduto in Colombia in circostanze ancora non chiarite, mentre operava al servizio delle Nazioni Unite.

Intitolata “DIRITTI IN GINOCCHIO – PANDEMIA, SOVRANISMI E NUOVE DISCRIMINAZIONI” tratterà dello straordinario fenomeno della pandemia globale determinata dal virus COVID19, degli effetti sulla limitazione dei Diritti Umani e degli scenari che si prefigurano per il nostro mondo nei prossimi mesi, a seguito del riemergere di gravi fenomeni sociali e di preoccupanti prospettive politiche legati a questo trauma universale.

Gli Eventi internazionali (17-24 novembre)

La nostra rassegna di opinioni, chiamata “Virus e Diritti – Non spegniamo il cervello”, lanciata sulla pagina Facebook del Festival tra la fine di marzo e gli inizi di maggio, ci ha fornito gli spunti critici per orientare questa edizione del Festival e cercare di guardare anche oltre l’uscio di casa, verso le grandi democrazie del Continente Americano e dell’Asia (17 e 18 novembre), ma anche verso i Paesi Europei, ancora oggi tormentati da problemi di autoritarismi, populismi, sovranismi, neo-razzismi e dittature. Se è vero che dovremo imparare a vivere col Covid, è anche vero che dovremo capire come fare, senza tralasciare nessuno, soprattutto gli ultimi e i più deboli.

E di questo il Festival parlerà, aprendo una finestra sull’Italia (19 e 20 novembre) e sul suo sistema di assistenza sociale, sui servizi essenziali, dalla Sanità alla Scuola, passando per il lavoro, le carceri e la salute mentale. E poi i migranti. A loro è dedicata l’ultima “due giorni” del Festival (21 e 24 novembre), con una puntata a Riace, terra del sogno di un’Europa accogliente e umana, come nel progetto del sindaco Domenico Lucano e una riflessione con i promotori della nave umanitaria ResQ che in primavera solcherà le onde del Mediterraneo per continuare a salvare vite umane. La nave farà base a Napoli, porto aperto, e il Festival è tra i sostenitori dell’iniziativa.

L’ultimo evento sarà la tavola rotonda (24 novembre) che chiude il progetto Ciak Migraction della coop. Sociale Dedalus di Napoli, un progetto che vuole demolire lo stigma che accompagna i migranti di seconda generazione, cancellando l’ignominia delle facili accuse e scoprendone il valore umano e sociale della loro presenza nel nostro Paese Il Concorso Cinematografico e le opere candidate ai Premi e alle Menzioni

A fare da filo rosso a tutti questi Eventi, sarà il Concorso cinematografico che si articola in quattro sezioni: DOC, SHORT, YOUTH e CIAK MIGRACTION. Il Concorso ha 3 categorie di premi e numerose menzioni. Quest’anno si sono iscritti al concorso quasi 200 film da 40 Paesi diversi e di questi 30 sono stati selezionati per i premi e le menzioni.

Nonostante le gravi limitazioni a cui il Festival ha dovuto adeguarsi, Napoli sarà ancora, per due settimane, un punto di riferimento per il cinema documentario internazionale e per l’impegno sociale e politico: Napoli, Capitale dei Diritti Umani.

Dedicato a…

L’edizione 2020 del nostro festival vuole innanzitutto rendere omaggio al coraggio di Mario Paciolla, giovane cooperante napoletano, morto nel luglio scorso, a 33 anni, in circostanze non ancora chiarite, nell’adempimento della propria missione in Colombia.

Paciolla lavorava a San Vicente del Caguán, in una missione ONU, alla supervisione dell’applicazione dell’accordo di pace siglato nel 2016 tra le FARC (le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e il governo colombiano, accordo la cui attuazione non sembra procedere nella giusta direzione. Precedentemente, Paciolla aveva operato in Italia, in India, in Argentina e in Giordania e aveva lavorato anche nella stessa Colombia, a Bogotà, con le Brigadas Internacionales de Paz (PBI: Peace Brigades International), dove aveva maturato una buona esperienza del contesto.

Pochi giorni prima della fatidica data del 15 luglio aveva dato segnali di inquietudine e preoccupazione ai suoi familiari e aveva ottenuto il permesso e il biglietto aereo per tornare in Italia: sarebbe dovuto partire proprio il 15 per Bogotà, da dove un volo umanitario lo avrebbe riportato a Napoli. Poi la morte violenta, ancora priva di certezze.

Sulla sua improvvisa morte, il nostro Governo dovrà fare chiarezza, chiedendo maggior collaborazione al Governo colombiano per accertare le condizioni in cui è avvenuto il tragico episodio e invitando le Nazioni Unite a collaborare senza reticenze.

Il Festival si unisce all’appello della famiglia, del Comitato “Giustizia per Mario Paciolla” e dell’avv. Alessandra Ballerini, legale della sua famiglia (come, del resto, già avvenuto per la famiglia Regeni, alla quale pure ci stringiamo nuovamente), per chiedere che la verità sulla morte di Mario emerga presto e con chiarezza, prevenendo i gravi problemi che hanno caratterizzato il caso Regeni.

È già accaduto in passato, nel caso di Silvia Romano (2019), cooperante italiana rapita e recentemente restituita alla famiglia, che il Festival abbia preso posizione per sostenere le battaglie di verità e il tentativo di difendere i nostri cooperanti esposti a ritorsioni e rischi in terra straniera, mentre erano impegnati in missione di pace e di difesa dei Diritti Umani. Anche di questo impegno il Festival darà conto alla Città, al suo pubblico internazionale, ai familiari e a tutti gli amici di Mario.

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Napoli, appello per Mario Paciolla. Giulietti: «Saremo scorta mediatica per avere verità e giustizia»
«Aderiremo a qualsiasi iniziativa verrà presa, nel rispetto della volontà della famiglia», ha anticipato il presidente Fnsi partecipando alla conferenza stampa online di presentazione del XII Festival del Cinema dei Diritti umani dedicato al giovane cooperante morto in Colombia in circostanze da chiarire.

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XII Festival Cinema dei Diritti Umani di Napoli dedicato a Mario Paciolla

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