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Trapani, editore e giornalista Telesud condannati per diffamazione

Redazione il . Giustizia, Informazione, Sicilia

Un giornalista e un editore di una tv privata sono stati condannati per diffamazione dal Tribunale di Trapani per aver diffuso notizie false su un noto giornalista del capoluogo. Si tratta di Massimo Marino, 49enne proprietario dell’emittente locale Telesud, e Luigi Todaro, di 49 anni, giornalista e autore dei servizi in onda.

I due sono stati condannati a un anno e sei mesi dal giudice monocratico Giancarlo Caruso, perché responsabili di una ‘campagna stampa’, condotta nel 2005 , in cui si dava notizia di indagini a carico del giornalista Rino Giacalone, che poi si rivelarono del tutto false e infondate. Il pm Marta Martinelli aveva chiesto per entrambi la pena a un anno e due mesi. Insieme con loro era imputato anche l’allora direttore dell’emittente Telesud, Rocco Giacomazzi, nel frattempo deceduto.

“Era una fake news messa in giro apposta, a Trapani fanno più notizia i veleni rispetto ai fatti e certo giornalismo, purtroppo, si è prestato a veicolare accuse e voci che sono serviti a ‘mascariare’ la mia persona”, ha commentato Giacalone in seguito alla sentenza del Tribunale di Trapani.

La ‘campagna stampa’ – a partire dal 2 maggio 2015 – tracciava il profilo di Giacalone quale “cronista di giudiziaria, assai conosciuto anche per il suo impegno antimafia”, associandolo all’associazione Libera. Il 30 aprile 2015 lo stesso giornalista, Luigi Todaro, aveva scritto la stessa notizia sul Giornale di Sicilia, omettendo il nominativo del collega, poi svelato nei servizi televisivi.

“La prima notizia fu quella che appunto riportammo questo tamtam, poi riportato sugli altri organi di stampa citati, dove convenimmo che ovviamente se data doveva essere data con nome e cognome, cioè dare un nome e cognome a quel tamtam”, ha detto l’editore Massimo Marino, raccontando le riunioni preliminari in cui si decise di rilanciare la notizia, poi rivelatasi falsa.

Nonostante ciò la ‘campagna stampa’ proseguì – corredata da immagini del giornalista Rino Giacalone e di manifestazioni ‘antimafia’ – il 23 maggio e l’1 giugno, il 6 giugno e il 20 luglio, con tre editoriali dell’editore Marino. Per questi fatti l’emittente locale Telesud è già stata condannata in sede civile dal Tribunale di Trapani a risarcire 25 mila euro al giornalista Rino Giacalone.

“L’articolo contestato – si legge nelle motivazioni della sentenza del Tribunale civile – ha fornito ai lettori una prospettazione dei fatti incompleta e non rispondente al vero: nel bilanciamento tra diritto alla reputazione da un lato e diritto di cronaca dall’altro deve prevalere il primo, mancando un fondamentale requisito per l’esercizio legittimo del secondo”.

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Così l’agenzia AGI ha dato notizia nel pomeriggio di martedì 29 settembre della condanna di Massimo Marino e Luigi Todaro, rispettivamente editore e giornalista di Telesud, per aver diffamato Rino Giacalone, corrispondente locale di testate nazionali e firma di Libera Informazione fin dalla prima ora.

Il passaggio in sede penale completa il quadro della condanna già avvenuta in sede civile per una vicenda iniziata nel 2015, quando Telesud, sul sito dell’emittente e via social, diffuse la notizia che Giacalone era indagato per estorsione e millantato credito nei riguardi di Davide Durante, ex presidente di Confindustria Trapani.

Notizia rivelatasi assolutamente infondata. Una volta l’avremmo annoverata tra le bufale, oggi passa direttamente nel catalogo delle fake news.

Il collega Giacalone ha così commentato la sentenza: “La Giustizia può essere lenta, ma ciò spesso dipende dal carico che hanno oggi i giudicanti, ma quando arriva è Giustizia con la G maiuscola. Cinque anni addietro fui indicato come un indagato e di gravi reati da parte della redazione della tv locale Telesud. Cronache giudiziarie farlocche sul mio conto e editoriali a sostegno. Nemmeno dinanzi alle provate smentite si sono fermati. Ripetuti furono gli articoli, compresi, ci fu un attacco frontale contro Libera perchè aveva preso le mie difese e si è dovuta difendere da inopportuni riferimenti giornalistici ad essa stessa rivolti. Una fake news messa apposto in giro. A Trapani fanno più notizia i veleni rispetto ai fatti e certo giornalismo, purtroppo, si è prestato a veicolare accuse e voci che sono serviti a “mascariare”, la mia persona”.

La storia in questione ha interessato anche Libera Informazione che, proprio in ragione della storica collaborazione di Rino Giacalone con la nostra testata, si schierò da subito a fianco del collega trapanese, prima con un editoriale del direttore dell’epoca Santo Della Volpe e successivamente con un pezzo firmato da Lorenzo Frigerio.

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Per quanto riguarda l’ultimo articolo in questione, ricordiamo che i contenuti dello stesso sono all’origine del procedimento in corso presso il Tribunale di Roma in sede civile, con una richiesta di risarcimento danni da parte dello stesso editore di Telesud, ieri condannato per diffamazione ai danni di Giacalone.

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