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La politica per l’infanzia che deve saper guardare avanti!

Geppino Fiorenza il . Campania, Giovani, Istituzioni, L'analisi

Campania-Punti-Lettura-per-bambiniIl Consiglio regionale della Campania, presieduto da Rosetta D’Amelio, nell’Aula che fu dedicata a Giancarlo Siani, nella seduta di lunedì 15 giugno 2020, ha approvato una importantissima legge per diffondere in tutti i territori della Campania i “Punti lettura” per bambini da zero a sei anni,  con le loro mamme.

La proposta è stata avanzata dal Consigliere Antonio Marciano (PD), ed approvata all’unanimità. Relatore di minoranza il Consigliere Ermanno Russo (FI),  che ha dichiarato, tra l’altro, come fosse importante per lo stesso Consiglio approvare, in chiusura di legislatura, una Legge di qualità. Con uno stanziamento triennale di duemilionicentomila euro.

Viene così elevata a dignità normativa – ha dichiarato don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. – un’esperienza assai significativa che abbiamo promosso negli anni con l’apertura in tanti quartieri della città di Napoli ed in varie zone della Regione di punti lettura, in collaborazione con il progetto nazionale “Nati per leggere”.

Ho assistito, come giornalista accreditato, insieme a don Tonino, Enrico Tedesco, Tiziana Cristiani ed un gruppetto delle bravissime operatrici del progetto, Adriana, Imma, Anna, MariaGrazia, allo svolgimento del Consiglio regionale. C’era con noi Fabio Staiano, papà della piccola Noemi, la bimba di 4 anni, ferita da un proiettile vagante, l’anno scorso, in piazza Nazionale a Napoli.

Vi ho assistito con piacere ed un po’ di commozione…..

Ha fatto bene Paolo Siani a ricordare, dalle colonne di Repubblica, che quando lanciammo, come Fondazìone Pol.i.s., l’idea dei primi dieci “Punti lettura” in collaborazione con il progetto nazionale “Nati per leggere” avevamo in mente di impostare una precisa strategia fondamentale di lungo respiro. Affianco alla preziosa opera di accompagnamento umano, legale, sociale e psicologico dei familiari delle vittime innocenti di criminalità, volevamo guardare lontano, occupandoci anche noi di bambine e bambini, sulla scorta delle esperienze dell’Associazione Culturale Pediatri e di quella per adozione sociale dei bambini a rischio, di cui, con Paolo ed altri, fu promotore il compianto Peppe Cirillo.

Che non sembrasse una cosa stravagante o una tematica  estranea alla mission della Fondazione. Anzi! Garantire Verità e Giustizia ben si coniugava con il lavoro rivolto ai bambini per educare generazioni future sui temi della legalità ed avviare un’azione precocissima finalizzata a formare coscienze responsabili, intesa anche ad evitare pericolose derive devianti in situazioni socioambientali difficili.

Ed oggi, che molti di quei “Punti lettura” sono stati intitolati alle vittime innocenti della criminalità  ed altri ancora lo saranno, magari ospitati in beni confiscati a loro dedicati, tutto si riempie di un significato ancora più  profondo, con il sapore di una lungimirante opera di riparazione-conciliazione, ben accolta dagli stessi familiari. Così  come assume un valore simbolicamente prezioso il fatto che la Legge approvata sia stata dedicata a Noemi.

Sappiamo dalla letteratura scientifica, ma anche dalla nostra diretta esperienza, che l’avvio alla lettura in età precoce, nella forma dialogico-relazionale, coinvolgendo innanzitutto le mamme, incoraggia uno sviluppo cognitivo, emotivo, ma anche relazionale, predisponendo ad atteggiamenti pro-sociali.

Seguivo il Consiglio, ma avevo davanti agli occhi quei gruppetti di bambini incantati dalle parole delle operatrici, abilissime ad interagire con i più piccoli, osservando, per esempio, volti infantili con le più varie espressioni, pubblicate su di un libretto solo fotografico, o ad intervistare i più grandicelli sui vari risvolti di una storia letta, richiamando particolari o immaginandone, prima del tempo, l’epilogo. Ho nelle orecchie le loro risate e le domande rivolte con curiosità e voglia di sapere.

E le mamme ? Dapprima aderenti all’iniziativa forse solo con l’intenzione di affidare i loro bambini ad operatrici ed operatori esperti, ma poi man mano sempre più coinvolte, conquistate finanche a leggere esse stesse, affascinate dall’attenzione dei loro figlioli, meno iperattivi e catturati dall’esperienza. E qualcuna a dire: “Ma mio figlio è uno scienziato!…”

Fu bello e doveroso, per me, visitare fin dall’inizio, per poi tornarci e documentare con le troupes della Rai o di Doc Village, tutti i primi dieci punti lettura, incontrare, con le operatrici, i responsabili delle Associazioni o delle Parrocchie ospitanti, da San Giovanni a Pianura, Miano, Masseria Cardone, San Pietro a Patierno, Forcella, Montesanto, al Vomero, presso il centro vaccinazioni. E che dire dell’esperienza fatta a Nisida, dove giovani papà reclusi avevano la possibilità di un’occasione in più per incontrare le mogli ed i loro piccoli, cimentandosi essi stessi nella lettura e nel racconto.

Francesco Pinto, al tempo Direttore della sede regionale della Rai, con Antonio Parlati, oggi succedutogli e d’intesa con il Segretariato Sociale dell’Azienda, volle dedicare una quota del ricavato dei biglietti della prima edizione di Made in Sud, i cui protagonisti ringraziamo, proprio all’avvio di quel progetto, che perciò chiamammo, come Paolo ha ricordato “Leggendo cresceRAI”, nell’ambito del più generale progetto nazionale “Nati per leggere”.

Poi si è andati avanti grazie alla Regione Campania, alla Fondazione Pol.i.s. all’attivismo del suo segretario generale, Enrico Tedesco, all’impegno di Don Tonino Palmese ed al nuovo Comitato Scientifico, presieduto da Enrica Amaturo, al costante intelligente impegno professionale di tutte le operatrici.

L’esperienza si è consolidata ed arricchita attraverso una costante rielaborazione scientifica ed un confronto nazionale ed internazionale, con qualificatissimi interventi di formazione permanente. Ricordo, per tutti, il seminario con Stefania Manetti e la prof.ssa statunitense Perri Klass, docente in Giornalismo e Pediatria presso la New York University, autrice di numerose pubblicazioni di carattere scientifico e direttrice, per gli USA, di REACH OUT AND READ (ROR), un programma di promozione della lettura nelle cure pediatriche primarie mirato alle famiglie a rischio, che nasce e viene promosso dai pediatri e dalle nurse pediatriche.

Ma ecco una questione fondamentale, messa in risalto proprio in questi giorni, sul Mattino, da Enrica Amaturo, anche nella sua qualità di componente della task force guidata da Vittorio Colao: viene dalla Campania un segnale importantissimo di attenzione strategica per l’infanzia, in linea con quanto si sta programmando e quanto proposto nel documento di Chiara Saraceno.

Penso che il Governo nazionale dovrebbe potenziare tali esperienze ed assumerle a modello per una ulteriore diffusione nazionale.

Complimenti quindi a chi ha proposto ed approvato la Legge sui punti lettura in Campania, anche per una connotazione che la caratterizza: non si tratta di un intervento limitato alla responsabilità di una legislatura, ma di un impegno con proiezione verso il futuro, i cui risultati si potranno apprezzare non nell’immediatezza, ma  solo nel corso tempo.

Un grande segnale di civiltà per una politica che sia capace di guardare avanti, con un lungo respiro, al di là delle sole scadenze elettorali.

* Presidente onorario della “Fondazione Giancarlo Siani, onlus”

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