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Gioco d’azzardo: i dati di tutte le province

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azzardoI dati provvisori sul 2019, forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sul consumo di gioco d’azzardo in Italia (clicca qui per approfondire), ci consentono di estrarre i profili (raccolta e spesa complessive, raccolta e spesa pro capite) di tutte le 107 province del nostro Paese. I dati si riferiscono alla sola rete fisica, escluso dunque il gioco online.

I dati provinciali (Raccolta e Spesa)

Sono 21 le province in cui la Raccolta complessiva – l’ammontare delle giocate effettuate dalla popolazione su tutti i giochi disponibili su rete fisica – ha superato nel 2019 il miliardo di euro. Ad incidere su questo dato è naturalmente l’ampiezza demografica del territorio. Pertanto non sorprende trovare ai primi tre posti di questa graduatoria le province di Roma (5.6 miliardi di euro), Milano (4.8) e Napoli (4). Mentre le ultime tre risultano essere Isernia, Aosta ed Enna.

Consulta la tabella completa con i dati di tutte le province


La Raccolta pro capite

Maggiormente indicativo è il dato relativo al consumo pro capite, ottenuto dividendo il totale delle giocate registrate nelle singole province per il numero dei maggiorenni residenti in quel territorio (dati ISTAT).

Da questo calcolo emerge che Prato (3.707 euro), Teramo (2.054) e Rovigo (2.042) sono le province in cui si registra la Raccolta pro capite più elevata sui giochi di rete fisica. Ad Agrigento (846 euro), Crotone (839) ed Enna (623) i dati più bassi.

Tra le città metropolitane Milano è al 12°posto (1.774), Napoli al 29° (1.595), Venezia al 30° (1.592), Roma al 37° (1.541), Bologna al 40° (1.522), Bari al 45° (1.441), Firenze al 51° (1.403), Genova al 61° (1.330), Cagliari al 67° (1.304), Reggio Calabria al 72° (1.268), Messina all’81° (1.203), Torino all’82° (1.192), Palermo all’84° (1.170) e Catania all’89° (1.115)

Va considerato inoltre che questi dati si riferiscono al gioco legale, regolarmente registrato dai canali dell’ADM. Ma non possiamo dimenticare che esiste, soprattutto sui territori a forte presenza mafiosa, una quota piuttosto elevata – di difficile misurazione – di gioco illegale (clicca qui per approfondire).

Di seguito le province con la Raccolta pro-capite più alta in ciascuna regione.

Abruzzo: Teramo (2.054 euro – 2° posto a livello nazionale)

Basilicata: Matera (1.220 – 78° posto)

Calabria: Reggio Calabria (1.268 – 72° posto)

Campania: Caserta (1.809 – 8° posto)

Emilia-Romagna: Modena (1.783 – 11° posto)

Friuli-Venezia Giulia: Gorizia (1.550 – 33°posto)

Lazio: Latina (1.795 – 10° posto)

Liguria: Savona (1.652 – 23° posto)

Lombardia: Como (2.032 – 3° posto)

Marche: Fermo (1.755 – 13° posto)

Molise: Campobasso (1.346 – 59° posto)

Piemonte: Verbano Cusio Ossola (1.709 – 17° posto)

Puglia: Barletta-Andria-Trani (1.527 – 39° posto)

Sardegna: Sassari (1.330 – 62° posto)

Sicilia: Ragusa (1.246 – 75° posto)

Toscana: Prato (3.707 – 1° posto)

Trentino Alto-Adige: Bolzano (1.548 – 34°posto)

Umbria: Perugia (1.399 – 52° posto)

Valle D’Aosta: Aosta (879 – 103° posto)

Veneto: Rovigo (2.042 – 3°posto)

Consulta la tabella completa con i dati della Raccolta pro capite di tutte le province

La Spesa pro capite

Se la Raccolta è indice della “voglia d’azzardo” che imperversa sui territori, la Spesa – che si ottiene sottraendo le Vincite dalla Raccolta – corrisponde alle perdite patite dai giocatori. Anche in questo caso il dato pro capite è ottenuto suddividendo il dato complessivo di ciascuna provincia per il numero della popolazione maggiorenne residente censita dall’ISTAT.

Prato (720 euro) e Teramo (482) confermano le prime due posizioni già riscontrate nella graduatoria della Raccolta, mentre al terzo posto Como (479) sopravanza Rovigo.

Consulta la tabella completa con i dati della Spesa pro capite di tutte le province

Si ricorda che sul sito di Avviso Pubblico è disponibile un’ampia sezione con una ricchissima documentazione dedicata al gioco d’azzardo, su cui consultare la normativa, tutti i testi delle leggi regionali fin qui approvate, ordinanze e regolamenti varati dagli Enti locali, relazioni e studi sulla dipendenza patologica e sulle infiltrazioni della criminalità organizzata, oltre a tutti i dati ufficiali sul gioco d’azzardo legale in Italia.

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