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Rocco Schirripa dovrebbe collaborare con la giustizia

Davide Mattiello il . L'analisi

schirripaRocco Schirripa dovrebbe fare una cosa soltanto: collaborare con la giustizia.

La sentenza di condanna all’ergastolo inflitta ieri dalla Corte di Appello di Milano, per l’omicidio del giudice Bruno Caccia, certifica una verità di fatto che difficilmente sarà dirottata da un possibile intervento della Cassazione.

Rocco Schirripa potrebbe ancora scommettere su questo e quindi starsene zitto ed aspettare. Magari rifletterà sui vincoli di solidarietà interni al clan Belfiore e constaterà che non sono stati così granitici.

A 65 anni un ergastolo toglie il fiato: collaborare con la Giustizia aiuterebbe tutti.

Anche chi è convinto, come la stessa Procura Generale di Milano, che si debba ancora scavare in quei fatti e tra le altre cose capire se davvero l’avvocato Rosario Pio Cattafi avesse a casa il testo della finta rivendicazione da parte delle BR dell’omicidio Caccia. Da quando la mafia si occupa di depistare sui propri omicidi tirando in ballo il terrorismo?

Ieri sera a Reggio Calabria è stato assassinato un uomo, alle 20:00 nel cortile del condominio, nessuno si è minimamente preoccupato di camuffare la natura dell’esecuzione. Anzi.

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