NEWS

“Giuro di essere fedele alla Repubblica…”

Piero Innocenti il . Criminalità

Forze_OrdineSi è già detto che la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini delle nostre forze di polizia svolgono un eccellente servizio e godono della fiducia di gran parte dei cittadini, nonostante alcuni sgradevolissimi episodi che vedono diversi agenti indagati in stato di libertà o in alcuni casi arrestati, anche per gravi delitti. La responsabilità penale è personale e, dunque, ciascuno risponderà delle proprie azioni innanzi alla magistratura. Certo la prevenzione in ambiti così rilevanti del sistema della sicurezza nazionale dovrebbe essere fondamentale e fatta sistematicamente e incisivamente.

È insopportabile, infatti, per il cittadino comune apprendere dai giornali di poliziotti, carabinieri e finanzieri coinvolti in brutti fatti di corruzione, truffe, violenze sulle persone controllate, abusi di ufficio o falsità. I controlli nei vari uffici e comandi dovrebbero forse essere più “assidui e incisivi” – ed in tal senso, per esempio, nella Polizia di Stato, è il regolamento di servizio (art.29) ad imporlo ai singoli dirigenti di uffici, reparti o istituti per accertare, appunto, “il buon andamento del servizio ed il corretto comportamento del personale”. In modo più stringente, presumo, nell’Arma dei Carabinieri, organismo militare di polizia in cui disciplina e obbedienza devono (dovrebbero) essere elementi fermi nell’azione di governo del personale.

Almeno così era un tempo, quando episodi negativi di operatori delle forze dell’ordine erano davvero sporadici e si contavano sulle dita delle mani nell’arco di un anno. Oggi è diventato tutto più problematico, almeno nella Polizia di Stato, nonostante la pur salda guida del Capo della Polizia Prefetto Gabrielli, a causa anche di una molteplice presenza sindacale che, negli anni, è diventata, grazie ad una “complicità” della politica, invadente e condizionante l’azione e le eventuali iniziative delle autorità di ps (questori) finalizzate a legittimi, doverosi controlli, con la giusta severità nel caso di accertate negligenze.

Ora, che il 2018 fosse iniziato molto male sotto questo aspetto, con ripetute notizie di arresti e denunce nei confronti di agenti delle forze di polizia (tra l’altro gli arresti, a Santa Maria Capua Vetere, di un sacerdote per violenza sessuale e del suo “amico” dirigente del Commissariato di ps di Maddaloni) lo avevamo scritto giusto un mese fa e pensavamo che ci potesse essere un momento di tregua per i nostri apparati della sicurezza. Sbagliavamo.

Così, riepiloghiamo, sinteticamente, alcuni degli episodi di “nera” con l’auspicio che su questo tema si possa innalzare il livello di attenzione nelle opportune sedi istituzionali. Dunque, giusto un mese fa, a Napoli, viene arrestato ( l’indagine è coordinata dalla locale DDA) un carabiniere accusato di corruzione, impiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni e concorso in traffico di stupefacenti. Tutto con l’aggravante del metodo mafioso. Alcuni giorni dopo, il 24 aprile, la notizia di quattro poliziotti del Commissariato Zisa di Palermo, indagati per omissione di atti di ufficio, falso e calunnia in relazione alla denuncia di una donna aggredita mentre si trovava nell’ufficio di polizia. Nella stessa giornata, sempre a Palermo, il Gip sospende dal servizio per dieci mesi un poliziotto ( altri tre sono indagati) per presunte violenze nei confronti di un minorenne fermato durante un controllo. Il 25 aprile, a Firenze, viene rintracciato il conducente, un funzionario di polizia, di un’autovettura che, dopo aver causato un incidente stradale con lesioni non si era fermato per prestare assistenza e per tale  motivo viene denunciato all’autorità giudiziaria. A Sondrio, un sovrintendente della Polizia viene indagato, insieme ad altre persone, per una serie di truffe in danno di compagnie di assicurazioni per finti incidenti stradali. A metà maggio, l’arresto dell’ex presidente di Sicindustria con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di esponenti delle forze di polizia (tra gi indagati alti ufficiali e funzionari dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, delle Agenzie di Intelligence). Il 19 maggio finiscono agli arresti tre carabinieri della Compagnia di Cassano d’Adda, accusati di peculato, detenzione illecita di stupefacenti, calunnia, arresto illegale e falsità ideologica in atti pubblici. Un altro carabiniere, in servizio al palazzo di giustizia milanese finisce in manette per il possesso di sostanze dopanti.

Tutti cittadini che avevano promesso di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato. Un quadro davvero avvilente.

Sicurezza pubblica, una cronaca quotidiana impietosa…

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link