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2017: un’estate davvero “stupefacente”

Piero Innocenti il . Droga

stupefacentiCome volevasi dimostrare! A ferragosto, per il Ministro dell’Interno, parlando di sicurezza e delittuosità in occasione della consueta riunione estiva del Comitato Nazionale per l’Ordine  Pubblico, il tema predominante è stato quello dell’immigrazione e del suo “controllo”, in terra libica, di “..un tunnel ancora lungo in cui, comunque, si comincia a vedere una piccola luce..”. Un’espressione vecchia e ripetuta, nel tempo, da molti politici e rappresentanti istituzionali e di un paese, il nostro, “accogliente e sicuro”.

I giornali, usciti due giorni dopo per la pausa di ferragosto, non hanno dato particolare risalto all’intervento del Ministro. Minniti è politico attento, lungimirante e ottimo conoscitore dei vari apparati della sicurezza e dell’intelligence e non poteva che lanciare un messaggio rassicurante a tutti, vacanzieri inclusi, in un periodo dell’anno che deve essere di riposo e di stacco dalla quotidianità spesso angosciante (gli attentati terroristici di Barcellona sono la conferma ulteriore). Situazione che continua ad essere poco entusiasmante anche da noi stando ai brutti fatti di cronaca che si susseguono in questa estate “luciferina”.

Pochissimo spazio, peraltro, è stato dato nel resoconto ministeriale ai due fenomeni criminali, traffico e spaccio di stupefacenti, che continuano ad essere i più devastanti per la nostra società, soprattutto per gli episodi di violenza che l’accompagnano e per i gravissimi danni alla salute che l’assunzione di droghe causano.

Di certo, lo ripetiamo, polizia, carabinieri e guardia di finanza ce la mettono tutta per reprimere lo spaccio. Anche la recentissima operazione “Movida” – condotta dalla polizia di stato nella settimana dal 7 al 13 agosto, concentrata in diciassette province e che ha portato all’arresto in flagranza di reato di 52 spacciatori ed oltre 16kg di droghe sequestrate – ha contribuito ad allentare, sia pure provvisoriamente, la presenza dei pusher in alcune piazze. Piazze che, purtroppo, in poco tempo, si riaffollano di venditori di droghe e di clienti. D’altronde carichi di stupefacenti in arrivo e sequestri da parte delle forze di polizia sono quotidiani, come emerge anche dall’ultimo quadro di situazione nazionale e provinciale elaborato alcuni giorni fa dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

I 115kg di cocaina intercettati nel mese di luglio scorso vanno ad aggiungersi alle 2 ton bloccate dall’inizio dell’anno (con la previsione, anche alla fine di quest’anno, di raggiungere il totale delle 4 ton che si registrarono alla fine del 2016); altri 220kg di polvere bianca sono stati sequestrati in questi giorni nel “solito” porto di Gioia Tauro, a bordo di due container provenienti dal Brasile. Sul totale di poco più di 4ton di stupefacenti sequestrati a livello nazionale a luglio, oltre 3ton sono state di marijuana, 671kg di hashish e poco meno di 50kg di eroina. Superato il record dei sequestri di piante di cannabis del mese di giugno con 55.979 di cui 20mila piante nella provincia di Campobasso, seguita da Reggio Calabria con 13.361 e Catania con 10.654.

Va anche segnalato che la costa molisana, dopo l’aumentata vigilanza ed i consistenti sequestri lungo le coste pugliesi, è diventata negli ultimi tempi particolarmente “attrattiva” per i trafficanti albanesi che gestiscono il commercio di marijuana. I 1.182 kg di “maria” sequestrati a luglio, il quantitativo maggiore a livello nazionale, ne sono la conferma (a Bari soltanto 238kg e a Brindisi 458kg). Roma, con i 326kg di hashish sequestrati ha il primato mensile nazionale mentre l’altra “capitale” (Milano), lo ha per i sequestri di eroina (15,230kg).

L’estate continua e le “sorprese” non mancano in questo ambito. Come i tre giovani turisti tedeschi arrestati due giorni fa per spaccio di marijuana dai carabinieri sotto gli ombrelloni della spiaggia di Tropea.

Bilancio antidroga nazionale di metà anno

La “Sicurezza” deve essere la priorità in un paese serio

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