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Maxi sequestro di marijuana nel Salento

Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

 Maxi sequestro di marijuana nel Salento. In due distinte operazioni gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce hanno sequestrato 3,8 tonnellate di marijuana per un valore di 30 milioni di euro. Contestualmente, undici persone sono state arrestate dai Finanzieri.
Il primo sequestro è avvenuto a Giorgilorio dove una pattuglia del Gruppo Investigativo Antidroga del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce notava due Fiat Croma che si allontanavano velocemente da un casolare apparentemente abbandonato. I Baschi Verdi, insospettiti, decidevano di fermare le due auto per effettuare dei controlli. All’interno di una delle due macchine, guidata da Oristo Tatti, 61 anni, residente a Lanuvio in provincia di Roma, i militari scovavano sul sedile posteriore e nel bagagliaio numerosi involucri contenenti marijuana dal peso complessivo di circa un quintale. A bordo della seconda Croma, risultata scarica, venivano individuati un italiano, Vito Massimo Guida, 57 anni di Brindisi e due albanesi: Gezim Arberi, 48 anni e Fatmir Xhelili, 35 anni.
I Finanzieri raggiungevano il casolare da cui provenivano le due auto e si facevano consegnare le chiavi del cancello dal Tatti. Il luogo risultava munito di un sofisticato sistema di videosorveglianza costituito da numerose telecamere sistemate perimetralmente all’immobile. All’interno del casolare, i militari trovavano stoccati in una stanza 102 grossi involucri di marijuana, per un peso complessivo di 2,6 tonnellate, sigillati con nastro adesivo e cellophane. A custodire la sostanza stupefacente c’erano due albanesi: Rodolf Luzaj, 26 anni e Elvin Xanno, 37 anni. Oltre a una bilancia e al materiale per l’imballaggio, le Fiamme Gialle rinvenivano una pistola modello Bruni calibro 92 con relativo munizionamento.
La droga era bagnata e sporca di sabbia e questo faceva capire che lo sbarco era avvenuto poco prima. I sei arrestati venivano portati presso la caserma del Nucleo di Polizia Tributaria e, successivamente, su disposizione del PM di turno, Dott.ssa Maria Vallefuoco,  accompagnati in carcere.
Nel corso della notte, il Gruppo Operativo Antidroga del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce intercettava un altro ingente carico di marijuana. Erano circa le 5 del mattino di venerdì 9 settembre quando una pattuglia, impegnata in un servizio di perlustrazione lungo la costa Adriatica, all’altezza di Cerano, individuava due automezzi, una Toyota Yaris e un Fiat Iveco Daily, che si immettevano sulla litoranea da una delle numerose strade che conducono al mare. I Finanzieri si insospettivano vedendo i due automezzi sporchi di fango. Il furgone, inoltre, sembrava già molto carico.
Visto l’orario e considerato che pioveva a dirotto, i militari escludevano subito che si potesse trattare di agricoltori provenienti dai campi e così cominciavano ad inseguire i due automezzi. Ottenuto il supporto di un’altra pattuglia procedevano al fermo e al controllo degli stessi lungo la SS. 16 in direzione Bari.
All’interno del furgone, guidato da un italiano, Vittorio Piacentile, 46 anni di Bologna, i Finanzieri trovavano accatastati nel vano di carico 66 grossi involucri di cellophane contenenti marijuana per un peso complessivo di 1,2 tonnellate.
A bordo della Yaris, che fungeva da staffetta, venivano identificati tre albanesi: Klaus Zenelas, 23 anni, Blerdian Abazi, 28 anni e Klajdi Beqiras di 25 anni.
La perlustrazione delle campagne circostanti consentiva di scoprire, nascosto tra i cespugli, un altro albanese, Denis Pastraj, 30 anni. I contatti telefonici e i messaggi ritrovati sul suo telefono e su quelli utilizzati dagli altri fermati dimostravano la sua appartenenza all’organizzazione.
I quattro uomini, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica di Brindisi, venivano arrestati e tradotti presso la locale casa circondariale.

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