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DIG Awards, 270 opere in gara

redazione il . Brevi

Successo confermato per la seconda edizione dei DIG Awards, premio internazionale per video inchieste e reportage giornalistici di qualità. Il primo giro di iscrizioni conta oltre 350 partecipanti e 270 opere — tra produzioni televisive e multimediali -, metà delle quali provenienti dall’estero. Resta invece aperta fino al 16 maggio la sezione Focus on Italy, che premia progetti d’inchiesta, ancora da produrre, dedicati all’Italia.

Il 31 marzo si sono chiuse le iscrizioni a cinque delle sei sezioni del concorso. I lavori provengono da ogni parte del mondo: dal Giappone al Brasile, dallo Zimbabwe alla Palestina. I progetti sono una mappa fedele delle crisi che affliggono il pianeta e fanno tappa in alcuni dei luoghi simbolo di questi tempi, come Idomeni, Lesbo, Calais, Lampedusa, documentando le rotte dei migranti e i fronti delle guerre, indagando conflitti economici, reati ambientali, i rischi per la salute e le costanti violazioni dei diritti umani in ogni continente. Siria, Iraq, Palestina, Egitto, Libia, Guinea Bissau, Uganda, Sudafrica e ancora Russia, Pakistan, Filippine, Australia, Haiti, El Salvador, Colombia, Stati Uniti e naturalmente l’Europa sono solo alcuni dei luoghi raccontati nei 270 lavori giunti a DIG e realizzati, in larga parte, da agenzie indipendenti e freelance.

Nati per premiare l’approfondimento video di qualità, i DIG Awards prevedono quest’anno sei categorie di concorso. Sono in tutto 200 le opere che concorrono nelle sezioni tradizionali: Investigative (videoinchieste),Long Reportage (reportage video di lunga durata) e Short Reportage(reportage sotto i 26 minuti). Gli altri 70 lavori giornalistici sono iscritti alle sezioni Digital (video per il web, sotto i 12 minuti) e Data Journalism.

Resta aperta la sesta sezione, Focus on Italy, rivolta a progetti d’inchiesta che hanno per oggetto l’Italia. Il termine per le iscrizioni è il 16 maggio. In palio, un contributo allo sviluppo di 20.000 euro, che saranno assegnati al termine di una sessione di live pitching. I dieci lavori finalisti saranno presentati dagli autori direttamente alla giuria. Tra il pubblico saranno presenti buyer, broadcaster, produttori e commissioning editor.

La giuria dei DIG Awards 2016, composta da firme autorevoli del giornalismo internazionale, è presieduta da Gavin MacFadyen, direttore del Centre for Investigative Journalism di Londra e autore di oltre cinquanta programmi d’inchiesta per BBC, Channel 4 e PBS. Gli altri giurati sono: John Goetz, fondatore del team investigativo condiviso tra l’emittente tedesca NDR e la Süddeutsche Zeitung; Nils Hanson, icona dell’inchiesta scandinava e della tv svedese SVT; Sarah Harrison, giornalista e consulente legale di WikiLeaks, al fianco di Edward Snowden durante la celebre fuga del 2013; Alexandre Brachet, fondatore della casa di produzione francese Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di laeffe; Corrado Formigli, autore e presentatore diPiazza pulita (La7); Monica Maggioni, presidente Rai; Marco Nassivera, direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance, già ad Anno zero e Report; Juliana Ruhfus, reporter di Al Jazeera English; Andrea Scrosati, executive vice president programming di Sky Italia; Margo Smit, giornalista e dirigente della tv pubblica olandese NOS.

I premi di tutte le sezioni verranno assegnati il 25 giugno durante il DIG Festival, in programma a Riccione dal 23 al al 26 giugno.

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Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

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