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Le droghe sottratte al mercato illegale nel 2015

Piero Innocenti il . Senza categoria

Sul fronte del contrasto nazionale antidroga, il 2015 si è concluso con il sequestro, a dicembre, di poco più di 16 tonnellate di stupefacenti, in gran parte hashish e marijuana, una settantina di chilogrammi di eroina e poco più di un quintale di cocaina, risultato di 1.131 operazioni ( il numero più basso dell’anno e degli ultimi 15 anni) svolte dalle nostre forze di polizia e dalle dogane ( fonte Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale per i Servizi Antidroga). Si tratta di dati che si stabilizzeranno definitivamente solo verso aprile/maggio 2016 ma che non subiranno grandi variazioni. Coltivazioni domestiche di cannabis continuano ad essere scoperte in moltissime città italiane. Il record dei sequestri di piante, effettuati nel mese di dicembre, stavolta spetta alla provincia di Torino (2.326), seguita da Potenza (872) e Lecce (230). In Emilia Romagna, invece, il primato dei sequestri di piantine di cannabis nell’intero 2015 è toccato a Reggio Emilia (836), seguita da Rimini (770), Bologna (556), Ravenna (336), Modena (159), Piacenza (105), Parma  (79) e Ferrara (63). A Bologna il primato regionale nei sequestri complessivi di stupefacenti con circa 162kg, seguita da Ravenna (circa 154kg), Modena (oltre 150kg), Forlì/Cesena (120kg), Rimini (oltre 40kg), Reggio Emilia (circa 30 kg), Piacenza (poco più di 28 kg), Parma (23kg) e Ferrara (circa 8kg). Bologna in testa anche nei sequestri di sostanze amfetaminiche in polvere (533 grammi), seguita da Rimini (158 g.), Ravenna (39g.), Modena e Parma (con 33g.), Ferrara (32g.), Forlì/Cesena (2g.). A Piacenza nessun sequestro di tali sostanze.

Il “bottino” annuale degli stupefacenti eliminati dal mercato nazionale è stato di oltre 80 ton. che, se notevolmente inferiore a quello del 2014 ( record storico con oltre 152ton, in gran parte derivati della cannabis), rappresenta sempre il quantitativo maggiore dei sequestri effettuati negli anni dal 2005 al 2012. Se, poi, si riflette sul particolare, non trascurabile, di come tale risultato sia stato conseguito con un numero di operazioni antidroga (18.227) molto ridotte rispetto al passato (mediamente erano intorno alle 22mila l’anno, già peraltro diminuite nel 2014 quando furono 19.449), si può ragionevolmente supporre un calo generale di attenzione investigativa nello specifico settore che si va rilevando negli ultimi anni. Periodo che, grosso modo, coincide con quello oggetto di studio della Confartigianato che, proprio in questi ultimi giorni, sulla scorta di dati Istat e Unioncamere, ha sottolineato come l’economia legale perdeva il 2,4% in termini di valore aggiunto, mentre il traffico di droghe, prostituzione e contrabbando registravano un incremento del 6,9% con un fatturato di oltre 16 miliardi euro. Che dire della evidente soddisfazione di chi vede il Pil nazionale crescere sbandierando la “ripresa” dell’economia nazionale ( senz’altra specificazione) come il frutto di “riforme strutturali fondamentali” e di sano pragmatismo politico? Una cosa che fa rivoltare lo stomaco. Ma tornando ai dati sui sequestri degli stupefacenti, se i derivati della cannabis sono sempre la “fetta” più consistente (oltre 63 ton. di hashish e 11ton di marijuana) e di maggior consumo interno, la cocaina con le 3,7ton è sempre piuttosto “gradita” dall’utenza, in particolare al centro nord del paese, insieme alle sostanze metamfetaminiche. Se Milano detiene il primato nei sequestri di pillole di ecstasy (più di 18mila sul totale nazionale di oltre 22mila nel 2015) e 5,2kg di amfetamine in polvere, Roma, con le oltre 3 ton di stupefacenti sequestrati complessivamente, è in cima alla classifica nazionale ( segue, da vicino, Milano con circa 2.840kg). Insomma, due “piazze” molto appetibili da mafiosi nostrani e manovalanza straniera ( sul totale di 25.503 persone denunciate alle diverse Procure della Repubblica per associazione, traffico e spaccio, 9.330 sono risultati stranieri).

 

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