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Un calcio agli stereotipi e un atto di responsabilità

di Marco Simeon* il . Campania

Un torneo di calcio a cinque organizzato a Scampia dall’Associazione Rime di Trieste e da VodiSca (Voci di Scampia), l’Associazione fondata proprio a Scampia da Rosario La Rossa con l’obiettivo di creare percorsi educativi per ragazzi basati su teatro, arte e sport. Si chiama “Libera in Goal” ed è un atto di corresponsabilità e un calcio all’ipocrisia. E’ il desiderio di dimostrare che Scampia è altro da quello che si racconta. Che questo quartiere alla periferia Nord di Napoli non è un ghetto di droga e camorra, una sacca di illegalità e malaffare. E’ un territorio difficile, certo, ma è anche un quartiere pieno di giovani, di vita che vuole essere vissuta, di associazioni che lottano ogni giorno per creare alternative per i ragazzi e aggregazione sociale. Tra queste c’è VodiSca. E tra queste ci sono anche vere e proprie istituzioni locali, come la Scuola Calcio Arci Scampia, da ormai 28 anni animata dal suo vulcanico Presidente Antonio Piccolo, per tutti, semplicemente Mister Piccolo.

 

L’editoriale di Roberto De Benedittis – responsabile nazionale di Libera Sport

E’ proprio l’Arci Scampia che quest’anno ospita l’evento, torneo di calcetto ma anche campo di formazione, cui partecipano un centinaio di ragazzi provenienti da tutta Italia. Per lo più Presidi e Associazioni della Rete di Libera ma anche Associazioni locali e singoli. Oltre alle partite, il cuore dell’evento, il programma di quest’anno è ricco di momenti di approfondimento sull’associazionismo locale, sulla costruzione di alternativa sociale nel territorio di Scampia, sul tema dell’infiltrazione della criminalità nel mondo dello sport. SCARICA IL PROGRAMMA

Libera in Goal è però anche un momento di memoria collettiva, di memoria attiva, come nella migliore tradizione di Libera. Il torneo è infatti dedicato al ricordo di Antonio Landieri, ragazzo disabile vittima innocente di camorra, assassinato nel corso della faida di Scampia del 2004. Rosario La Rossa, cugino di Antonio, ha iniziato il suo attivismo con VodiSca proprio nella memoria del suo familiare. Oggi, anche Libera in Goal, che si onora della partecipazione della squadra dei Familiari di Antonio Landieri, è vuole vivere nel segno della memoria di Antonio.!

A seguire i racconti delle tre giornate di “Libera in Goal” curati dai ragazzi dell’associazione RIME

4 settembre 2014/Libera in Goal

SCAMPIA – S’arriva alla spicciolata a Libera in Goal, da soli o in compagnia, in macchina e in treno. Poco a poco il tutto prende forma, ci si ritrova tutti intorno alla tribuna di cemento dipinta con i colori della pace che incornicia l’Arci Scampia. A tarda notte ormai siamo tutti arrivati. Così si conoscono e incontrano  gli amici di Genova e Sarzana, di Firenze e Verbania. In tanti quest’anno hanno risposto all’appello di Rime e VodiSca. Già si parla di formazioni e scambi, si studiano gli avversari, ci si allena sui campi rischiarati dai fari al neon. La cena è offerta dalle mamme di Scampia, che per tutto il pomeriggio hanno lavorato alacremente per sfamare quella che, senza quasi che ce ne rendessimo conto, è già diventata, tra il vociare e le risate delle tavole imbandite, Libera in Goal 2014: 13 squadre e più di 100 partecipanti, ragazzi e ragazze giunti dai quattro angoli d’Italia. Ci sono i piemontesi di Acmos e di Verbania, quelli dell’Associazione Sincronie. Il Presidio di Libera Firenze, quello di Bologna, l’Associazione L’égalitè di Sarzana. E poi, ancora: VodiSca, la squadra di Rosario LaRossa, coorganizzatrice del torneo, il Corpo Forestale dello Stato, il Dream Team delle ragazze di Scampia. Ovviamente, la squadra dell’Associazione Rime di Trieste.  E poi, la squadra dei famigliari di Antonio Landieri, il ragazzo  vittima innocente di camorra, ucciso a Scampia nel 2004, di cui ricorre il decennale della scomparsa e nel cui nome è nata la stessa esperienza di Libera in Goal.  La musica del Concerto Musicale Speranza di Pino Ciccarelli scalda la serata, tra amici ritrovati e facce nuove che si incontrano. Si presentano le squadre, i gironi vengono formati. Domattina, ore nove, ci sarà il calcio d’inizio.

5 settembre 2014/ Libera in Goal

SCAMPIA – Ore nove, tutti a centrocampo. Il calcio d’inizio della terza edizione di Libera in Goal è un momento solenne. Alla presenza dell’Assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli e di Angela Cortese, Presidente della Commissione Anticamorra della Regione Campania, si inizia a giocare. Con noi ci sono anche i familiari di Antonio Landieri, primi tra tutti il nostro amico e compagno Rosario, e il padre di Antonio, il signor Vincenzo. Persone che hanno lottato a lungo per la verità, per far riconoscere pubblicamente che loro figlio non era un camorrista, ma solo un ragazzo che stava giocando con gli amici a calcetto balilla. Un ragazzo che no, non era nel posto sbagliato al momento sbagliato, come banalmente si dice. Era proprio là dove doveva stare: perché è  la camorra a essere sbagliata. Oggi la memoria di Antonio è solido impegno, e lo si vede qui. Oggi, anche nei tanti suoi familiari che scendono in campo orgogliosi con il suo nome e foto stampati sulla maglietta. Sotto il sole napoletano che inizia a scaldare -in barba alle previsioni- si giocano i quattro gironi eliminatori. Il tifo indiavolato si fonde con l’amicizia e le risate, l’obbligo di quota rosa in campo smorza l’agonismo e rende più intrigante lo spettacolo. Su tutti e quattro i campi è partita vera, a mezzogiorno c’è già chi esulta e chi, eliminato, ingrosserà le file del tifo. Il pranzo ci è offerto dalla Kumpania, cooperativa di catering che ci accoglie sulla splendida terrazza panoramica che domina la Villa Comunle di Scampia, il rigoglioso e immenso parco rionale. Uno di quei luoghi che, di solito, viene lasciato ai margini delle cronache locali, occupate solo di sbattere le Vele in prima pagina. Eppure è una meraviglia naturale, con una biodiversità impressionante, che, valorizzato adeguatamente, offrirebbe sicuramente occasioni di rilancio al quartiere.Il pomeriggio è denso di visite: si va a Chiaiano a visitare le Fattorie VodiSca, il territorio in concessione dove Rosario e i suoi progettano di costruire una fattoria didattica per ragazzi e dove nasce il progetto di un “Giardino dei Giusti”, dedicando alcuni ciliegi alla memoria di persone care alle nostre Associazioni e realtà locali. E’ poi la volta della zona dell’acquedotto di Napoli: anche qui l’Associazione di Rosario ha preso in concessione vigneti e frutteti, con l’idea di espandere e diversificare le sue attività sul territorio. La serata è al Teatro Bellini, nel cuore di Napoli, dove curiosiamo tra gli scaffali dello store Marotta e Cafiero, la Casa editrice gestita da Rosario e che si occupa da anni dell’edizione di libri autofinanziati ed ecologici. E’ poi la volta del concerto dell’eccellente quartetto folk napoletano dei Rua Port’alba, che allietano la cena di prodotti biologici offerta dal Bistrot del teatro.  Si ritorna  all’Arci Scampia a notte fonda, esausti ma contenti, reduci da una giornata infinita. Non c’è il tempo per riposarsi, perché Libera in Goal, continua domani con i quarti e le semifinali del torneo.

 

6 settembre 2014

SCAMPIA –  Libera in Goal entra nel vivo. La mattina di sabato è dedicata agli scontri ad eliminazione diretta per guadagnarsi un posto nella finale di domenica mattina. I quarti di finale sono combattutissimi. Inaspettatamente, i padroni di casa di VodiSca cedono contro la compatta formazione bolognese capitanata da Andrea Giagnorio dell’Associazione PrendiParte. L’Associazione Rime cade invece dopo aver lottato fino allo stremo delle forze contro la corazzata dei Familiari di Antonio Landieri, guidati da Antonio LaRossa, fratello di Rosario. Verbania si libera senza troppi sforzi del Presidio di Libera Firenze, mentre Legalitè di Sarzana trionfa sui genovesi del Presidio Morvillo.

Appena il tempo di riprendere fiato, che già ci rimettiamo in marcia: non si vive di solo calcio. L’appuntamento del resto è dei più importanti: tutti insieme, con i suoi familiari, ci rechiamo al cimitero rionale per ricordare Antonio Landieri. Le parole che Rosario pronuncia sulla sua lapide pesano come macigni. Antonio, ragazzo disabile, assassinato, morto perché non riusciva a correre, non poteva scappare, sospettato dopo morto di essere un camorrista, riabilitato davanti al mondo solo grazie all’impegno di familiari e amici. E’ una storia che ormai conosciamo, ma che ogni volta riesce a commuoverci e che aiuta a rimettere dritta la barra del nostro impegno. Anche per questo, è ancora più importante ciò che segue: presso la sede della VII Municipalità di Napoli, qui a Scampia, inauguriamo insieme all’Assessore alle politiche giovanili di Napoli lo sportello Anticamorra, dedicato con una targa proprio alla memoria di Antonio.

Il pomeriggio si inaugura invece con un incontro a cura di Libera Campania con Daniela Minardi, che ci illustra il lavoro che svolge con la sua Cooperativa presso un bene confiscato a Chiaiano, terreno agricolo ora adibito a vitigno, confiscato alla camorra e ora intitolato alla memoria del professore Amato Lamberti, celebre innovatore della sociologia della devianza. Antimafia e sport sono poi i protagonisti dell’incontro successivo, che ci vede dialogare con i Sociologi Bifulco e Pilone, giovani studiosi napoletani autori del libro “A tutto campo – il calcio da una prospettiva sociologica”. Insieme a loro, Luigi Cuomo, Presidente della società calcistica di Eccellenza “Nuova Quarto Calcio”. La squadra, confiscata per camorra e passata quindi alla gestione dell’Amministrazione giudiziaria, è stata gestita da Cuomo con l’idea di rilancio dello sport come veicolo di valori sani di rispetto e legalità. Là dove il calcio era stato usato come mezzo per raccogliere consenso intorno alla camorra, la cittadinanza si è riappropriata dello sport. La soddisfazione più grande, la vittoria del campionato nonostante le numerose intimidazioni e la percezione concreta di aver portato avanti un progetto vincente, guardato con favore dalla cittadinanza e capace di avvicinare tanti ragazzi ai valori sportivi più autentici. La sera, all’Arci Scampia, è il momento del match di cartello. L’attesissima semifinale del torneo che vede opposte la formazione bolognese di PrendiParte ai Familiari Landieri scatena un tifo infernale, ma alla fine non c’è storia: sono i familiari Landieri che vanno in finale Domani mattina, ore nove, incontreranno Verbania, che in mattinata aveva già vinto la sua semifinale battendo a sorpresa i sarzanesi di Legalitè. L’atto finale di Libera in goal si avvicina, domani mattina siamo pronti a uno sconto epico. Il morale è altissimo. A domani

7 settembre 2014

SCAMPIA –  Libera in Gol 2014, eccoci all’ultimo atto. Il tempo è passato frenetico, quasi senza rendercene conto siamo già arrivati all’epilogo. E’ il momento dei verdetti sportivi. La finale per il terzo-quarto posto vede opposte L’Associazione PrendiParte di Bologna a Legalitè di Sarzana. Contro ogni pronostico, è dominio bolognese. Sarzana appare da subito provata, i giocatori sono sulle gambe. A mettere il sigillo sull’incontro ci pensa il bomber che non ti aspetti: Camilla Girotti segna una doppietta per Bologna. Quella che sarà poi premiata come miglior giocatrice del torneo non lascia scampo alla difesa ligure, dimostrando freddezza sotto porta e innato senso del gol. La finalissima richiama il tifo delle grandi occasioni: i padroni di casa dei Familiari di Antonio Landieri tenteranno di far restare a Scampia anche quest’anno il Trofeo di Libera in Gol. Contro di loro, la temibile formazione di Verbania, vera sorpresa del torneo. E anche la finale è a sorpresa: il miglior giocatore dei Landieri, Antonio LaRossa, è ben ingabbiato dalla difesa piemontese, abile a ripartire in contropiede e portarsi subito in vantaggio. Nello stupore generale, la finale è a senso unico, con Verbania padrone del campo. Sono quindi gli amici dell’Associazione 21marzo, direttamente da Verbania, che strappano per la prima volta il titolo di campioni di Libera in Gol ai padroni di casa partenopei, dopo due edizioni vinte da VodiSca di Rosario LaRossa. Alle premiazioni è festa generale: ci sono coppe per tutti. Dalle palme di migliori giocatori e realizzatori de Torneo, a quelle di miglior mascotte, miglior autogol e miglior tifoseria. E’ il momento dei ringraziamenti, degli abbracci. Anselmo Luisi dell’Associazione Rime, organizzatrice del torneo, si commuove quando è il momento di  applaudire coloro che davvero hanno reso possibile tutto questo. Innanzitutto i Familiari di Antonio Landieri, che hanno partecipato con entusiasmo e gratitudine all’evento; poi Rosario LaRossa di VodiSca, vero coordinatore delle giornate di Libera in Gol. Infine Mister Antonio Piccolo, il Presidente della Scuola Calcio Arci Scampia, colui che ci ha ospitato e sostenuto fin dall’inizio. Ripartiamo con qualche consapevolezza in più: Scampia è molto, molto di più di quello che si racconta di solito. Qui c’è tanta umanità che ha bisogno di essere vissuta, condivisa, raccontata. L’entusiasmo di questo quartiere deve essere il miglior carburante del nostro impegno, e lo sguardo e la riconoscenza della famiglia Landieri il certificato che stiamo remando nella direzione giusta. Mentre il pulmino nero con cui siamo arrivati esce stracarico dell’Arci e rimettiamo la prua al Nord, sappiamo che è solo un arrivederci. A presto, Scampia!

*Associazione RIME

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