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Rassegna stampa 28 agosto 2014

di no.fe. il . Rassegne

I clan assediano la Capitale. La notizia arriva in redazione quando molti giornali hanno già mandato in stampa il quotidiano. Si tratta dell’agguato avvenuto la  notte scorsa, intorno alle 21.30, alla periferia sud-est di Roma. Due killer vestiti di nero a bordo di un motorino hanno esploso numerosi colpi d’ama da fuoco contro un uomo, incensurato, che era alla guida di un’auto in via Gasperina, fra la Tuscolana e l’Anagnina. L’identità dell’uomo è stata resa nota solo questa mattina, si tratta di Pietro Pace, 44 anni, residente poco distante dal luogo dell’esecuzione.  Come spiega il quotidiano “Repubblica” oggi in edicola in una breve cronaca a ridosso dei fatti, a pagina 11, “In pochi minuti sul posto sono arrivati i poliziotti delle volanti e i sanitari del 118. Mentre i gli agenti della scientifica si concentravano sull’impressionante numero di bossoli rinvenuto a terra, i medici giunti in ambulanza non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo […]. Il quadro in cui si è consumato l’omicidio farebbe pensare a un regolamento di conti all’interno della malavita capitolina, probabilmente maturato all’interno del mondo dello spaccio. Il caso, come di consuetudine, passerà in mano agli investigatori della squadra mobile coordinati da Renato Cortese”.

 

Dia, poche risorse in Emilia – Romagna. A poche settimane dalla pubblicazione del consueto rapporto semestrale della Dia, relativo al 2013, la Cgil dell’Emilia – Romagna rilancia l’allarme sulle poche risorse stanziate per la locale sezione dell’intelligence antimafia a fronte di una crescente forza dei clan dimostrata nella regione. Sulle colonne del “Corriere di Bologna”  – si legge: «La Dia ha a disposizione solo venti persone — denuncia Franco Zavatti, coordinatore Legalità e sicurezza della Cgil regionale —. Si tratta di una pesante carenza di risorse e personale addetto. L’intera sezione operativa supera di poco la ventina di unità». Una denuncia rafforzata dal commento del procuratore di Bologna, Roberto Alfonso: «II problema delle risorse è generale e molto diffuso. In campo viene sempre dato il massimo con grande impegno, e i risultati raggiunti lo dimostrano. La speranza è ovviamente quella di poter continuare a migliorare, ma posso dire che in città per le investigazioni si è molto investito. E chiaro che avere a disposizione più personale amministrativo e nella polizia giudiziaria ci permetterebbe di fare le cose più velocemente». Allarme rilanciato anche sulla “Gazzetta di Modena”, da sempre quotidiano molto attento al fenomeno criminale che avanza nella regione. A pagina 15 del giornale oggi in edicola si riporta anche un passaggio della relazione della Dia per quel che riguarda la mafia su questo territorio. I giornalisti della Gazzetta scrivono: “Nella nuova relazione, la Dia lancia l’allarme ad esempio sulle infiltrazioni mafiose nelle attività svolte «nel settore degli appalti pubblici al nord, principalmente in area expo e dintorni- riferisce l’esponente della Cgil- ma anche negli interventi di ricostruzione post-sisma in Emilia, con accessi della Dia nei cantieri, in particolare a San Felice, e verifiche sulle imprese e mezzi, in stretto rapporto col gruppo interforze e le prefetture del cratere», impegnate nella definizione delle white list per le imprese pulite. Più in generale, da Piacenza a Rimini sono «sempre più strutturate» le attività criminali che vanno «dal riciclo di denaro a investimenti in attività imprenditoriali, dal controllo dei principali traffici illeciti e di contraffazioni ai finanziamenti usurai». A pagina 9 del “Resto del Carlino” si punta il dito sul coinvolgimento dei “professionisti coinvolti nell’attuazione di sinergie economiche dei sodalizi, che tendono a creare schemi societari per dissimulare la reale titolarità delle aziende” – come si legge nell’articolo. I fenomeni che più preoccupano sono infatti legati a società di comodo, ma anche riciclaggio di denaro sporco, franici illeciti e usura. Pensare – aggiungono –  che l’Emilia Romagna è al quarto posto in tema di riciclaggio, per il numero di segnalazioni raccolte dalla Banca d`Italia”.

 Sicilia e infiltrazioni mafiose nei comuni. Ci spostiamo in Sicilia per dare notizia, come riporta il quotidiano “La Sicilia” nell’articolo di Concetta Bonini, della situazione in cui versa l’amministrazione comunale di Scicli, provincia di Ragusa. Qui dopo la pausa estiva è ripreso il lavoro della commissione prefettizia che dovrà verificare se sciogliere per mafia questo Comune. Al centro delle verifiche dei commissari, nominati lo scorso  24 luglio – ovvero il viceprefetto Caterina Munutoli, in servizio a Messina, il capitano Salvatore Cannizzo, in servizio presso la polizia tributaria di Ragusa e il comandante della compagnia dei carabinieri di Modica Edoardo Cetola – un appalto sulla gestione dei rifiuti.

 Le prime pagine dei giornali oggi in edicola su “Il Post”

La foto rassegna a cura di Rainews.it

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