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Caso Alpi-Hrovatin, Boldrini: “Cittadini hanno diritto di sapere”

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Desecretazione documenti, Presidente della Camera ha inoltrato richiesta al Governo e alla Dna/// — La presidente della Camera Laura Boldrini ha annunciato di aver chiesto al Governo “se permangono le esigenze di segretezza sugli atti dei servizi segreti relativi all’omicidio di Ilaria Alpi. Analoga richiesta è stata avanzata per gli armadi della vergogna”. La dichiarazione della Presidente oggi durante l’iniziativa che si e’ tenuta alla Camera in memoria dei giornalisti, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, a vent’anni dal duplice delitto avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo 1994.

“A seguito delle richieste arrivate da Greenpeace e dai Verdi, è stata fatta una verifica degli atti acquisiti dalla Commissione Alpi e dalle Commissioni sul ciclo dei rifiuti – ha spiegato la Presidente. Su pochi di questi (per lo più audizioni di magistrati) c’è quello che viene chiamato “segreto funzionale”, cioè il segreto apposto dalle Commissioni stesse, che la Camera stessa può scegliere di rimuovere: l’Ufficio di Presidenza ha perciò deciso di chiedere ai soggetti auditi se permangano esigenze legate al segreto istruttorio, altrimenti si procederà alla declassificazione , cioè a togliere il segreto”. “Per quanto riguarda invece gli atti che erano arrivati già secretati da altre autorità- continua – ho scritto la scorsa settimana – su mandato dell’Ufficio di Presidenza – a tutte le autorità competenti chiedendo loro di verificare se permangano esigenze di segretezza. Le lettere sono indirizzate al Presidente del Consiglio (per quanto riguarda le carte dei servizi segreti), al Procuratore Nazionale Antimafia (per gli atti delle diverse Procure antimafia interessate) e ad altri soggetti”. “Attendiamo le risposte. Sottolineo intanto che, per la quantità e la rilevanza dei documenti presi in esame, si tratta di un’operazione che non ha precedenti”.

Alla presidente si erano rivolti in queste ore oltre 60mila cittadini firmando una petizione on line, lanciata da Articolo21, per chiedere la desecretazione dei documenti custoditi negli archivi della Camera. La mobilitazione ha avuto il via da una inchiesta giornalistica de “Il Manifesto” che segnalava il rischio che solo una piccola parte, un centinaio, di quei documenti venisse desecretato, a fronte di circa ottomila atti prodotti in questi vent’anni sul tema dei rifiuti tossici e sul Caso Alpi-Hrovatin. Laura Boldrini ha  ringraziato i cittadini che hanno sostenuto la raccolta firme perché “hanno dimostrato di credere nelle istituzioni”.

Durante il suo intervento ha ricordato l’impegno dei giornalisti in molte aree difficili e pericolose nel mondo e il loro impegno per la verità. “Il ricordo di Ilaria e Miran, oggi – ha spiegato Boldrini – vuole essere anche il ringraziamento ad una figura professionale rara e preziosa: quella dell’inviato che va, vede, e rischiando racconta. E poi c’è un riconoscimento più specifico, che sento di dovere a loro due a nome dell’istituzione che rappresento: perché brucia ancora il fatto che, in questa Camera, sia stato ipotizzato qualche anno fa che Ilaria e Miran si fossero concessi una vacanza al mare e al sole della Somalia. Un’insinuazione denigratoria che già allora suscitò una giusta indignazione, che era e rimane anche la mia”.

Ferite aperte, ricordare in aula anche dalla madre di Ilaria, Luciana Alpi che ha sottolineato i tanti misteri nell’inchiesta, i troppi silenzi e i depistaggi. “Fra i tanti vuoti dell’inchiesta – sottolinea Luciana Alpi e’ scomparso anche il certificato di morte di Ilaria. Per non parlare delle video cassette girate in Somalia e i taccuini mai più ritrovati”. Vent’anni di battaglie portate avanti per sapere la verità e per avere giustizia, mentre in carcere, lo ricorda proprio Luciana Alpi, si trova un innocente che sta scontando una pena detentiva per un delitto che non ha commesso.  Insieme a Luciana Alpi e Laura Boldrini a ricordare Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, tanti colleghi giornalisti e gli animatori del premio Ilaria Alpi che in questi anni hanno provato a tenere l’alta l’attenzione sull’inchiesta. Domani sera la Rai dedicherà una serata-speciale proprio al ricordo dei due giornalisti.

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