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L’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna vota all’unanimità contro le mafie

di Gaetano Liardo il . Emilia-Romagna, Istituzioni

Votazione unanime quella di ieri all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. I consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici hanno approvato una risoluzione contro le mafie, esprimendo solidarietà al giornalista Giovanni Tizian, minacciato dai boss della ‘ndrangheta “infastiditi” dai servizi giornalistici sui loro affari, e un plauso alle forze dell’ordine impegnate a contrastare le cosche in regione. La risoluzione era stata presentata lo scorso 8 febbraio, primo firmatario il capogruppo Pd Marco Monari, e sostenuta da Pd, Sel-Verdi, Idv, Fds, Pdl, Lega Nord, Udc e Movimento 5 Stelle.

Una votazione compatta, quella di ieri, che punta a dimostrare la volontà delle istituzioni regionali nel contrastare la presenza e gli affari delle organizzazioni mafiose in Emilia-Romagna. Reazione dettata dalla recente operazione coordinata dalla Dda di Bologna che, alcune settimane fa, ha consentito l’arresto di 29 persone, ritenute affiliate alla ‘ndrangheta, e al sequestro di beni per oltre 90 milioni di euro. Un’ulteriore prova di quanto invasivi siano diventati i clan nel contesto economico-produttivo dell’Emilia-Romagna.

Non è la prima volta che l’Assemblea legislativa adotta iniziative di contrasto alle mafie. Nel 2011 il consiglio regionale ha approvato una legge antimafia, particolarmente innovativa, che punta a coordinare le politiche di contrasto e quelle a favore dell’educazione alla legalità. Lo scorso anno, inoltre, ha approvato una risoluzione per chiedere al ministero dell’Interno di aprire a Bologna una sede della Dia, l’intelligence antimafia il cui lavoro è prioritario per fotografare la presenza dei clan ed attuare le azioni repressive.

Un percorso, quello delle istituzioni regionali e della società civile, che nella risoluzione è definito: «Forte, corale e privo di tentennamenti», partendo proprio: «Dalle leggi approvate dall’Assemblea legislativa contro l’infiltrazione mafiosa nel settore dell’edilizia e per la promozione della cultura della legalità», fino alla «Istituzione della Dia sul territorio regionale. Per vincere la guerra contro le mafie – si legge ancora – occorre prevenire tramite l’educazione alla legalità, agire nella piena collaborazione fra tutti i soggetti chiamati ad ogni titolo a contrastare il crimine organizzato, reprimere con fermezza e certezza della pena».

Con la risoluzione, infine, si invita il Governo: «Attraverso la Dia e le forze di polizia a proseguire con ogni risorsa disponibile nell’opera di indagine e repressione del crimine mafioso, rendendo inoltre disponibili in tempi ragionevoli alla comunità i beni sequestrati». Un invito, inoltre, al Parlamento, affinchè trovi: «Soluzioni idonee a garantire l’effettivo isolamento e l’inoffensività di coloro che si trovano a scontare misure restrittive in altre regione per reati mafiosi», e alla Regione affinchè prosegua: «Nell’opera di educazione e informazione attraverso le scuole e ogni mezzo comunicativo ritenuto idoneo a rendere partecipi i cittadini delle dimensioni del problema».

 

LEGGI IL DOSSIER DI LIBERA INFORMAZIONE SULLE MAFIE IN EMILIA-ROMAGNA

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