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Il Presidente di Avviso Pubblico scrive al sindaco di Ponteranica

Di Andrea Campinoti il . Lombardia, Progetti e iniziative

A Cristiano Simone Aldegani

Sindaco

Via Libertà, 12

24010 Ponteranica

(Bergamo)

Certaldo, 14 settembre 2009

Oggetto: revoca intitolazione
biblioteca a Peppino Impastato

Signor Sindaco,

come ho avuto modo di apprendere dalla
lettura di alcuni quotidiani nazionali e dalla delibera n. 114 del 31
agosto 2009 l’Amministrazione comunale di Ponteranica ha deciso di
revocare con decorrenza immediata l’intitolazione della biblioteca
comunale a Peppino Impastato, un giovane siciliano ucciso dalla mafia
a Cinisi il 9 maggio 1978 per il suo impegno contro la criminalità
organizzata e a favore della legalità democratica e della giustizia,
per intitolarla al padre sacramentino Giancarlo Baggi.

Pur rispettando la decisione della
giunta comunale di Ponteranica, non posso tuttavia non manifestarLe
il sentimento di disagio che ho provato di fronte alla cancellazione
fisica della memoria di una persona che, non solo per la Sicilia, ma
per l’Italia intera, si è impegnata sino all’ultimo per fare in
modo che questo Paese fosse – e sia – definitivamente liberato
dall’assoggettamento e dalla violenza delle mafie che ancora oggi
inquinano la politica e l’economia, negando i diritti fondamentali
della persona umana a tantissimi cittadini e lavoratori.

Le mafie costituiscono un problema
nazionale, anzi internazionale, che al di là delle diverse opinioni
e appartenenze politiche, deve vederci tutti quanti comunemente
impegnati nel rifiutare la violenza, la corruzione, l’intimidazione,
il clientelismo e, contemporaneamente, nel testimoniare i valori
della dignità umana, dell’uguaglianza, della giustizia e della
solidarietà sociale previsti dalla nostra Costituzione.

Le mafie sono presenti anche in
Lombardia, dove si dedicano soprattutto agli affari, riciclando
denaro sporco, nonché al traffico e allo spaccio di sostanze
stupefacenti. Mi permetto di fornirLe alcuni dati. Nella Regione, al
31 dicembre 2008, sono stati confiscati alla criminalità organizzata
610 immobili – la Lombardia è al quinto posto della classifica
nazionale stilata dall’Agenzia del Demanio e al primo posto tra le
regioni del centro-nord – di cui 19 si trovano nella provincia di
Bergamo. A questi beni vanno aggiunte 161 aziende, di cui una ubicata
nel bergamasco. Per quanto riguarda la droga, il Ministero
dell’Interno nella sua ultima relazione, informa che il 57% del
totale degli stupefacenti sequestrati in Italia lo scorso anno è
stato effettuato nel Nord Italia, soprattutto in Lombardia, dove un
ruolo preponderante è rivestito dalla ‘Ndrangheta calabrese.

Questi dati, provenienti da fonte
ufficiale, devono indurci ad aprire gli occhi e ad essere consapevoli
che la sconfitta delle mafie non può essere delegata unicamente alle
forze dell’ordine e alla magistratura, ma deve vedere impegnati
tutti i cittadini, a partire da coloro che rivestono incarichi
pubblici.

È sulla base di questa convinzione
che mi auguro che il Comune di Ponteranica e la Sua persona
riflettano e riconsiderino la decisione adottata alla fine di agosto.
I gesti simbolici, come l’intitolazione della biblioteca comunale a
Peppino Impastato, non solo sono essenziali per evitare che la
memoria sia sopraffatta dall’oblio, ma sono necessari affinché le
idee di alcune persone barbaramente uccise per la difesa della nostra
democrazia, della nostra libertà e della nostra Repubblica, possano
continuare a camminare sulle gambe di altre donne e di altri uomini.

L’occasione mi è gradita per
porgerLe un distinto saluto.

Andrea Campinoti

Presidente di Avviso Pubblico

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