Mafia: Calabria e Toscana unite contro il racket
Tagliare le mani della criminalita’
che si allungano sulle imprese, creando una rete di
solidarieta’ tra Regioni, Enti locali, Associazioni del
volontariato e Formazioni sociali e di categoria: e’ questo
l’obiettivo del progetto “Calabria e Toscana, Regioni
antiracket”, avviato oggi con un convegno nazionale, in corso a
Firenze. L’iniziativa si basa sui contenuti del “Protocollo di
collaborazione” sottoscritto dal vicepresidente della Regione
Toscana, Federico Gelli, e dal Presidente della Regione
Calabria, Agazio Loiero, nell’agosto del 2006. Un progetto che
prevede azioni di sensibilizzazione ed incontro, per oltre due
settimane, che uniscono la promozione della cultura della
legalita’ con quella dei prodotti di qualita’, finalizzate a
sostenere le imprese calabresi, in particolare quelle che hanno
subito e denunciato estorsioni ed attentati mafiosi e che si
oppongono pubblicamente al racket. Un fenomeno in rapida
crescita, in quanto la crisi economica indebolisce le imprese
ed ingrassa la criminalita’ organizzata. Racket ed usura sono
ormai presenti in ogni parte d’Italia e, secondo una ricerca di
Confesercenti ricordata oggi in sede di convegno, il fatturato
rende alle varie mafie circa 250 milioni di euro ogni giorno.
Oltre al convegno, a Firenze – nell’ambito dell’iniziativa
– e’ anche in programma la seconda edizione di “Gusto di
Calabria – L’onesta’ dei buoni prodotti”, che offre
l’opportunita’ di assaporare i prodotti tipici calabresi
nell’ambito di eventi ed ipermercati dell’area fiorentina. Il
progetto, nel suo complesso, prevede anche happening aperti a
scuole e cittadini con proiezioni, concerti e tavole rotonde
(27 aprile Teatro Puccini a Firenze, 28 aprile Santa Maria
della Scala a Siena, 29 aprile Teatro Umberto a Lamezia Terme)
e quattro incontri conviviali di solidarieta’ (con prelibatezze
agroalimentari calabresi) a Firenze, Siena, Pisa e Carmignano
(Prato). Questi ultimi sono organizzati, oltre che da Enti
locali ed Unioncamere Calabria, anche dalle Associazioni
culturali dei calabresi che vivono in Toscana, per raccogliere
fondi da mettere a disposizione delle Associazioni antiracket
calabresi.
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