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Pisanu presidente dell’Antimafia
Rinviata l’elezione di vice e segretari

Di Stefano Fantino il . Dai territori, Istituzioni, Lazio

Di certo, per ora, c’è solo il
Presidente. Giuseppe Pisanu, ex ministro dell’Interno è stato oggi
eletto come capo della commissione bicamerale Antimafia, con una
maggioranza di voti (32) superiori a quelli del solo Pdl e con 18
schede bianche. Ma la convocazione dei cinquanta politici, tra
senatori e onorevoli, facenti parte della commissione non ha permesso
l’elezione dei due vicepresidenti e dei segretari. Il senatore
Vizzini, Pdl, ha infatti chiesto di rinviare a data da destinarsi l’elezione in quanto alle ore 15.30 e 16.30, rispettivamente a Camera
e Senato, era  in programma importanti votazioni. La richiesta, accolta, ha rinviato la definizione dell’ufficio di presidenza di qualche giorno ma
secondo indiscrezioni destinate a slittare almeno di una settimana.

Tuttavia allo stato attuale potrebbe
non essere chiara la situazione interna alle forze politiche sulla
scelta dei nomi dei vicepresidenti. Nel Pd l’uscente Lumia dovrebbe
far spazio a Luigi De Sena che al momento è dunque il più papabile
dei candidati dell’opposizione. Quanto al Pdl le riserve non sono
ancora state sciolte e la scelta di posticipare la votazione potrebbe
mettere in discussione la volontà di far emergere, come candidato,
il siciliano Fabio Granata. Dopo l’elezione Beppe Lumia, Pd, ha
commentato il ritardo nel voto: «Lavori concomitanti alle Camere
hanno posticipato questa votazione. A giorni dovrebbe essere
riconvocata la Commissione perchè senza un ufficio completo il
presidente Pisanu non può iniziare a lavorare». E interrogato sul
“taglio” che avrà la Commissione, conferma la volontà di
affrontare «l’aspetto economico della vicenda e i rapporti tra mafia
e politica». E lo stesso Lumia pare non sentirsi tra i papabili,
facendo capire che pur senza ruoli predefiniti porterà il suo
pesante contributo ai lavori della Commissione.

Angela Napoli del Pdl non ha nascosto
il risvolto negativo della mancata elezione:«Stupita dall’esito
della votazione che non ha portato alla composizione della
commissione; sono però contenta dell’elezione di Pisanu. Tuttavia
questo ritardo è un aspetto negativo e un ufficio di presidenza
monco non può affrontare uno dei più importanti problemi italiani,
come quello delle mafie».

Laratta, Pd, ha dichiarato che la nuova
commissione dovrà «essere più incisiva e puntare con decisione ad
una organizzazione degli sforzi istituzionali contro le mafie».

Pisanu, nella conferenza stampa
successiva alla sua elezione, ha detto che avrà modo di far emergere
più chiaramente il progetto di lavoro una volta che la commissione
sarà composta ufficialmente. Ha posto l’accento sull’impegno
bipartisan e sulla funzione del dialogo tra le forze politiche per
trovare la migliore soluzione. Un dialogo che il neo presidente pensa
«non mancherà all’interno della Commissione per fronteggiare una
emergenza spaventosa e la forza economica delle mafie che
controllano, in Italia, almeno 100 miliardi di euro all’anno». E
l’impegno di Pisanu non vuole tralasciare l’importante aspetto del
riciclaggio, perchè «è decisivo individuare i patrimoni,
sequestrarli, confiscarli» e inoltre «è necessario indagare su
intrecci societari e flussi anomali di capitali, talmente grandi che
non possono e non devono sfuggire all’attenzione delle istituzioni».

Interrogato sui motivi della differita
parziale del voto, Pisanu, ha parlato di «importanti votazioni che
hanno portato ad accogliere la proposta di Vizzini». Ma il lavoro
della commissione “Antimafie”, come definita da Pisanu per
sottolineare l’eterogeneità delle organizzazioni che agiscono in
Italia, intende presto insediarsi e lavorare unendo il lavoro «di
magistratura, forze dell’ordine e società civile». Partendo dai
lavori delle precedenti commissioni, come sottolinea Pisanu a
conclusione della conferenza.

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