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Fare rete, anche in Puglia, per liberare le coscienze

Di Cosimo Marasciulo il . Dai territori, Puglia

Dopo la Calabria, la Campania
e la Sicilia la redazione di Libera Informazione fa tappa in Puglia
per svegliare le coscienze, per ridare voce e speranza a chi, troppo
spesso, viene costretto a chinare la testa e a lavorare senza sosta
e senza precisi obiettivi, per chi ogni giorno viene censurato oppure,
ancor peggio si autocensura. L’informazione, cane da guardia della democrazia,
non può lasciarsi imbavagliare né umiliare, deve saper abbaiare e
mordere con interviste, indagini, inchieste. Il potere corrotto che
è passato dalla prima alla seconda Repubblica e che oggi, si prepara
a incarnare la terza Repubblica persiste anche grazie al conflitto d’interessi
presente nel nostro paese e alla mancanza di una riforma della Rai.

A Taranto come a Bari Roberto Morrione, presidente di Libera Informazione
ha sottolineato questi aspetti inquietanti della nostra democrazia.
Una democrazia malata che spesso evidenzia nel sud Italia i sintomi
più evidenti di un malessere generale. La Puglia infatti, come tante
altre regioni ha diverse zone grigie in cui si mischiano gli affari
di uomini istituzionali con gli affari della criminalità organizzata.
Il riciclaggio di denaro sporco, le speculazioni edilizie, i giri di
raccomandazioni che passano dalle Università per arrivare alle Asl
sono solo alcuni esempi di un mal costume strutturato. Raccontare questi
intrighi, queste amicizie particolari, i legami tra economia legale
e illegale è compito del giornalista. Come sottolinea Roberto Morrione:
“La Mafia ha capito benissimo il valore della Comunicazione, sa che
un’inchiesta del cronista locale può far aprire un’indagine della
Procura. Le collusioni poi tra apparati di potere e informazioni sono
troppe: in provincia di Caserta la Camorra ha nelle sue mani giornali
e Tv.” Ma e’ anche vero che per tener buono il “quarto
potere” vengono percorse anche strade più istituzionali, così ancora
oggi a tre anni di distanza non è ancora stato rinnovato il contratto
dei giornalisti. Contro l’informazione usa e getta che racconta l’oggi
senza aprire collegarsi al passato ne al futuro, nasce Libera Informazione,
perché come spesso ripete Don Luigi Ciotti:” l’informazione o è
libera oppure non è. E’ altro.”

Obiettivo
fondante dell’Osservatorio Libera Informazione è quello di realizzare
una rete tra l’antimafia sociale e istituzionale, la stampa locale
e l’informazione nazionale attraverso associazioni, comitati, siti
web, blog, quotidiani, emittenti radio e tv, enti locali ed istituzioni
decentrate. Per l’occasione
e in vista della XIII giornata dell’impegno e della memoria in ricordo
delle vittime delle mafie che si terrà a Bari il 15 marzo, all’incontro
di Taranto erano presenti anche Don Luigi Ciotti, presidente di “Libera.
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e Don Raffaele Bruno
referente per la Puglia di Libera. Luigi Ciotti ha evidenziato“la
parola chiave che dobbiamo riscoprire è cooresponsabilità.
Vuol dire che ognuno di noi deve fare la propria parte, senza delegare,
senza attendere che gli altri facciano ciò che noi possiamo fare. E’
il ruolo grandissimo dell’informazione: fare la propria parte dando
coscienza e consapevolezza alla gente, dando alla gente il segno forte
della speranza che cambiare è possibile.”

GALLERIA FOTOGRAFICA DELL’INCONTRO

Per un maggiore approfondimento visita i siti:

www.barilive.it

www.antenneattive.org

www.radiokreattiva.net

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